Le proteste fanno evaporare il patrocinio alla presentazione del libro di Costanza Miriano


Mentre Provita Onlus chiede al vescovo di mettere il bavaglio ai preti che predicano rispetto al posto di promuovere la discriminazione, è ricorrendo al loro solito vittimismo che l'organizzazione forzanovista dice che qualcuno avrebbe impedito alla loro amica Costanza Miriano di ottenere un patrocinio pubblico per un convegno ideologico. E dato che per loro tutto è considerato pretesto per incitare odio, invitano i loro proseliti a prendersela con i gay:



In realtà non c'è alcun bavaglio. Semplicemente è bastato un comunicato stampa delle opposizioni ad aver fatto sparire il patrocinio e ad aver fatto fuggire tutti i relatori che avrebbero dovuto affiancare Costanza Miriano nel suo comizio genovese. La signora è infatti nota come organizzatrice del Family day, supporter di Provita Onlus ed autrice di libri come “Sposati e sii sottomessa” e “Obbedire è meglio”. Si vantava anche di andare per oratori a convincere le ragazzine a non usare contraccettivi, sostenendo che l'uso del preservativo vada ritenuto un aborto.
Quel che appare palese è che l'amministrazione era stata presa con le mani nel sacco: infatti è nel plauso di Provita Onlus che il sindaco Bucci fece approvare un regolamento che impediva di poter concedere patrocini ad aventi politici, pensato col fine di avere un pretesto con cui rifiutare il suo patrocinio al Liguria Pride.Ma è per effetto di quello stesso regolamento che le opposizioni avevano pieno diritto di chiedere che non si desse un patrocinio ad un evento politico, ancor più se atto a proporre ideologie offensive e lesive per le persone e per le libertà individuali.

Nella sua ideologica ricostruzione dei fatti, l'organizzazione forzanovista afferma:

Se c’è un evento con una persona, per giunta giornalista, del mondo pro life, state sicuri che arriverà la richiesta - e nei casi peggiori la concretezza - del bavaglio della censura. L’ultimo caso ha come vittima la giornalista e scrittrice Costanza Miriano - alla quale va la solidarietà di Pro Vita & Famiglia - che si è vista negare prima il patrocinio, poi la sede istituzionale e quindi l’intero evento dal Comune di Genova. Perché? Perché sono “insorte” e hanno protestato le associazioni e le realtà Lgbtqia+, come Liguria Rainbow, in merito all’incontro previsto per domani, venerdì 28 aprile, all’auditorium del municipio IV di piazza Boero. Il convegno, dal titolo “Nessun dolore è insensato”, è stato così annullato.

Curioso è come a protestare siano state tutte le opposizioni, ma l'organizzazione di Jacopo Coghe cerca di incolpare solo Liguria Rainbow al fine di istigare i loro proseliti ad un più feroce odio omofobico. Ed ovviamente elogiano il prete che permetterà alla loro beniamina di vendere i suoi discutibili libri, approfittando di un endorsement religioso:

In aiuto di Costanza Miriano è però fortunatamente, intervenuto don Luca Livolsi, parroco di San Rocco di Molassana, dove si terrà ora l’evento e saranno messi in vendita i libri della scrittrice.

In origine erano previsti gli interventi istituzionali del vicesindaco Pietro Piciocchi, della consigliera regionale Lilli Lauro, dell’assessore alle pari opportunità Francesca Corso, del presidente di Municipio Maurizio Uremassi e di Fulvia Campello, presidente di Famiglie per l’accoglienza, e di Angela Villani, assessora del municipio Media Valbisagno alla Comunicazione. Non ci sarà nessuno di loro.
Secondo Provita Onlus, sarebbero stati «intimoriti e chissà, forse sotto pressione diretta, di quelle lobby Lgbtqia+ che, come spesso accade, comandano su ogni cosa e soprattutto contro chiunque la pensi diversamente da loro». Insomma, le solite accuse infondate con cui cercano di creare odio contro le loro vittime.
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