Adinolfi tenta di sostenere che i diritti civili siano "nazismo"


Elia Rovera è un blogger fieramente omofobo che risulta molto vicino a Roberto Fiore. Sostenitore dell'invasione armata dell'Ucraina da parte del suo amato Putin, ha più volte elogiato i post omofobi del pastore evangelico Luigi Carollo e ha sostenuto che non dovrebbe potersi dire "cristiano" chiunque mostri tolleranza nei confronti delle persone lgbt.
Dicendosi convinto che una caratteristica naturale come l'omosessualità possa essere "propagandata" come sostengono le lobby omofobe finanziate da Mosca, il signor Rovera dichiara che i suoi riferimenti sarebbero nientepopodimeno che l'ungherese Orban, il polacco Duda, il russo Putin e lo statunitense De Santis. Il tutto, ovviamente, perché lui si dice eccitato da chi calpesta i diritti civili e infligge leggi anti-gay al suo popolo.

Naturalmente il signor Rovera è anche un fiero sostenitore di Adinolfi, presumibilmente eccitato dal suo chiedere leggi liberticide che costringano le donne a obbedire alla volontà dei maschi di estrema destra che vorrebbero impiegarle nella produzione di bambini che abbaino un colore della pelle gradito ai leghisti:



Rovera dichiara di aver partecipato con entusiasmo alla vendita del libro contro il diritto di scelta delle donne scritto dal fondamentalista romano, tenutasi in una chiesa sconsacrata di Ivrea. D'altronde è noto la loro propensione ad abusare dei simboli religiosi a fini di propaganda elettorale.
Secondo Rovera, quel comizio sarebbe stato «un evento che si potrebbe definire come storico» in virtù del suo sostenere che pubblico sarebbe stato «pendente dalle labbra dell’oratore» nel suo attacco politico alla sinistra e ai diritti delle cittadine italiane.

Convinti che la donna andrebbe costretta ad avere figli contro la sua volontà, Rovera si dice eccitato da un Mario Adinolfi che attacca il Pd, contestando come abbia reso accessibili anche ai poveri quei costosi test medici che permettono di rilevare problemi cromosomici nel feto:

Il tema molto discusso, scabroso e contestato in una società che dal 1978 ad oggi – con la Legge 194 - ha permesso la soppressione – perché di questo stiamo parlando – di milioni di bambini.
Adinolfi, oratore impareggiabile, già parlamentare dell’area cattolica del “Partito Democratico”, non ha usato mezzi termini ed è entrato a gamba tesa sugli aspetti più caldi e salienti del controverso tema dell’aborto.
In un accalorato passaggio, il passionario autore ha dichiarato: “il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, sostenuto dall’allora Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, decisero di fare un grande intervento a favore delle donne che aspettano bambini. Sapete su cosa spesero i soldi? Sul NIPT, acronimo di Non Invasive Prenatal Test, in cui ti prendono una goccia di sangue e ti dicono se tuo figlio, che stai aspettando, ha o meno dei rischi di avere dei problemi cromosomici (sindrome di Down o cose del genere). Esito di questa NIPT, totalmente gratuita su tutto il territorio, il bambino viene abortito nove volte su dieci.
Poi, il 21 marzo, le stesse persone, mi fanno la giornata del bambino con la Sindrome di Down. Quanto è profonda l’ipocrisia di chi prima li ammazza e poi li celebra con la giornata mondiale?”.

Al solito, la destra cerca di fare leva sull'empatia, parlando di interruzione volontaria di gravidanza come se si trattasse di un omicidio. Naturalmente amano anche fare finta che quella semplificazione non finisca con il negare la realtà stessa. Ad esempio Rovera si inventa che l'aborto sarebbe arrivato con la legge 194, quando in realtà esisteva anche prima: la differenza è che lo stato ha regolamentato ciò che prima avveniva illegalmente, con maggiori rischi per la salute delle donne e senza regole contro decisioni tardive.
Si stima che la legalizzazione dell'aborto abbia di fatto ridotto gli aborti, anche grazie a quei piani di educazione sessuale e diffusione dei contraccettivi a cui Adinolfi si oppone.

Appare dunque surreale che, davanti ad una situazione in cui gli aborti in Italia sono in continuo calo, siano proprio quelli che si oppongono a ogni iniziativa che premetta di prevenire aborti ad urlare che la donna andrebbe obbligata a farsi carico di figli non voluti. Ed è interessante parino sempre e solo della donna, dato che per loro è normale che un uomo possa disinteressarsi ai figli che ha concepito.

Dato che per loro tutto è pretesto per fare campagna politica a sostegno delle destre, Rovera elogia un Adinolfi che paragona i diritti civili al nazismo:

La sala è esplosa in un fragoroso applauso che ha fatto rimbombare ancor più forte la chiosa dell’ex Parlamentare dem: “Cara Sinistra italiana non venirmi mai più a parlare di inclusività perché stai applicando l’eugenetica di stampo Nazista!”.
Per chi non lo sapesse l’Eugenetica è quella branca della scienza con la quale, applicando i metodi di selezione usati per animali e piante, si pone l’obiettivo del miglioramento della specie umana.

Se è curioso il loro sostenere che le libertà sarebbero nazismo e che servano leggi naziste che impongano il volere di Adinolfi agli altri, la stessa definizione fornita da Rovera chiarisce che il paragone non regge. Infatti nessuno "si pone l’obiettivo del miglioramento della specie umana", ma si offrono semplici test diagnostici che possano rilevare malattie gravi che potrebbero comportare enormi sofferenza ai bambini.
Il fatto che loro citino sempre e solo i down è indicativo, dato che scelgono il caso meno problematico per attaccare i casi in cui sarebbe evidente che loro vorrebbero imporre atroci sofferenza a dei bambini.

In conclusione, Rovera tenta di opporre la crociata di Adinolfi contro la libertà di scelta delle donne al Pride di Cuneo, forse chiarendo che la realtà è che il loro problema è la libertà altrui:

Nelle prossime settimane, Mario Adinolfi continuerà il suo tour di presentazione in giro per le diverse città italiane. Nel pomeriggio del 10 giugno toccherà alla Città di Cuneo che, nella stessa giornata, celebrerà il suo secondo “Cuneo Pride”.

Quindi a loro non sta bene che le donne possano scegliere, a loro non sta bene che i gay possano amare chi vogliono, a loro non sta bene che la medicina non sia riservata solo a chi se la può permettere... e tanto basta a comprendere perché a loro piacciano solo quei leader che si atteggiano da dittatori.
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