Carollo e Roveda tornano a elogiare Giorgia Maloni per i suoi attacchi alle famiglie gay


Il pastore evangelico Luigi Carollo pare ossessionato dai gay e dalla sua volontà di contribuire alla loro discriminazione. Sostenendo che gli italiani avrebbero votato la signora che prometteva il "blocco navale" e l'abolizione delle accise solo perché vietasse per legge le famiglie gay, il pastore della Sabaoth Church di Modena scrive:



E subito si palesa il suo "amico" a chiarire l'ovvio: contrariamente a quanto spergiura Jacopo Coghe, è ovvio che quella non sia una legge contro la GpA ma contro i gay, dato è evidente che gli eterosessuali potranno continuare a registrare figli nati da madri surrogate se si rivolgeranno si a quei paesi più poveri che sfruttano per davvero le donne. Infatti i divieti imporranno il ricorso all'illegalità e, com'è noto, ciò che avviene nell'illegalità non ha le tutele che sono previste laddove la GpA è regolamentata e controllata dallo stato.
E se è probabile che un cherubino muoia ogni ogni che questi soggetto parlano di bambini "comprati", finalmente evidenziano che il loro scopo è quello di attaccare e discriminare famiglie gay perché loro ritengono che l'attuazione dell'articolo 3 della Costituzione sarebbe una "pretesa" agli occhi di chi auspica che la Meloni imponga agli italiani le leggi omotransfobiche del loro amato Putin:



Segue lo scritto pubblicato su Civico20 da Elia Rovera, ossia quel signore vicino a Fiamma Tricolore e Forza Nuova per cui il pastore Luigi Carollo sta raccogliendo soli nella speranza possa "comprarsi" un titolo da giornalista. Ed è lì che leggiamo:

In questi ultimi due anni abbiamo spesso parlato dei bambini e dei loro diritti. Lo abbiamo fatto in relazione al Ddl Zan, prima, e all’Utero in Affitto, ora.

Se non è chiaro in che modo lui avrebbe parlato di "diritti dei bambini" opponendosi al contrasto dei reati d'odio che avrebbe tutelato proprio quei bambini, surreale è come l'aspirante "giornalista" dica che lui vuole che si usino i termini coniati dalla propaganda di destra e non quelli che definiscono la GpA:

Quando si parla di Utero in Affitto si entra immediatamente in collisione con “Partito Democratico”, “+ Europa” e “Radicali Italiani” che definiscono questa pratica con il termine edulcorato di “Gestazione per Altri”. Pur cambiando il nome la storia non cambia.

In realtà i termini fanno la differenza, altrimenti i gruppi neofascisti non avrebbero creato un termine volto ad ingannare gli ignoranti e fare disinformazione sul tema. Ma è altresì curioso inizi a dire che un prete debba sancire come possano nascere i figli, urlando che lui vuole vedere maschi che eiaculano in vagine di donna:

Il domenicano, padre Giordano Muraro, docente di Teologia Morale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Torino e alla Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino “Angelicum” di Roma, nell’affrontare la questione ha detto: “L’essere umano porta in sé il diritto di essere rispettato fin dal primo istante della sua vita, cioè dalla procreazione. Non può essere evocato alla vita nell’anonimato freddo di un vetrino, ma nel calore umano di un uomo e di una donna che amandosi fanno scoccare il miracolo della vita e con l’educazione ne continuano la creazione. E’ quello che la natura insegna e fa”.

E se il domenicano può pensare e dire tutto ciò che vuole senza che la sua opinione debba essere imposta per legge, curioso è come dimentichino che anche da uno stupro nascono i bambini. Quindi è bello fantasticare sull'atto del concepimento, ma inventarsi che sarebbe sempre circondato dall'amore significa negare la realtà.

Ovviamente Rovera non tarda a cercare di mischiare quelle opinabili opinioni alla politica;

In questi giorni in Parlamento questo argomento è stato più volte dibattuto e il segretario del “Partito Democratico”, Elly Schlein, ha lasciato intendere che l’opposizione dei cattolici sia il vero motivo per cui l’Italia non accetta ed autorizza la fecondazione in vitro.
Affermazione discutibile dal momento che sempre il professor Muraro asserisce che “per la Chiesa è lecita l’azione del medico se aiuta il processo della natura e non si sostituisce ad essa”.

Se forse è più discutibile il fatto che Jacopo Coghe possa essere definito "cattolico" solo perché lui si auto-percepisce tale, Roveda insiste:

Con la pratica dell’Utero in Affitto si cerca di forzare la mano della natura, si prova a bypassare il corso naturale degli eventi e si mette in discussione il principio sacrosanto di Famiglia naturale, basata sul matrimonio fra un uomo e una donna.

Se è opinione sua che il matrimonio sarebbe basato sull'unione di un uomo e di una donna dato che la Costituzione non lo dice, curioso è come cerchi di usare l'omofobia contro una pratica a cui accedono soprattutto eterosessuali. Ovviamente cita anche la religione, dimenticandosi che la Bibbia dica ben altro.
Ad esempio, in Genesi 16 si legge: "Sarai la moglie di Abram, non gli aveva dato figli, ma aveva una schiava egiziana di nome Agar, Sarai disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di partorire; deh! accostati alla mia schiava; forse da lei potrò avere figli» Abram, ascoltò la voce di Sarai. Egli si accostò ad Agar che restò incinta". E il Signore ne fu disgustato? Assolutamente no! Era così soddisfatto che inviò un angelo a dire alla schiava egiziana che avrebbe dovuto fare altri figli.
Ed anche in Genesi 30 troviamo un altro episodio simile: "Rachele vide che non poteva partorire figliuoli a Giacobbe. Allora Rachele… disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, se no muoio!». Giacobbe s’irritò contro Rachele e disse: «Son forse io al posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del ventre?». Allora essa disse: «Ecco la mia serva Bila; accostati a lei così ch’essa partorisca sulle mie ginocchia ed anch’io abbia una figliolanza per mezzo di essa»".

Nel racconto di Rovera, però, la loro Giorgia Maloni diventa un'eroina che rende orfani i bambini a loro sgraditi, mica come Dio che nella Bibbia accoglie tutti:

Per questo motivo il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (nella foto a sinistra), sta opponendosi a questa barbara pratica con tutte le frecce che ha nella faretra. “Fratelli d’Italia” non indietreggia di un solo centimetro ma, al contrario, proverà in ogni modo a far passare il Reato Universale di Utero in Affitto.

Ed è in quel loro classico ricoro al benaltrismo che aggiunge:

In questo momento alle porte dell’Europa c’è un conflitto armato e tra Stati Uniti d’America e Repubblica Popolare Cinese stanno “volando gli stracci” a causa della “questione Taiwan”. Davvero la Schlein e i suoi gregari desiderano impiegare energie e forze per sdoganare l’Utero in Affitto e il mercimonio che vi si cela dietro?

E dunque, se volano stracci, lui è certo che la priorità meloniana debba essere quella di vietare diritti e tutele per i bambini che risultano a lui sgraditi? Ed è certo che sia saggio calpestare i diritti dei bambini solo per inveire contro la sinistra, palesando la sua imparzialità ideologica nell'aggiungere:

Come sempre la Sinistra italiana guarda al dito e non alla luna; si concentra su cose secondarie per nascondere all’opinione pubblica la sua inadeguatezza sulle questioni che realmente contano.

Quindi i diritti die bambini non sono una questione che conta? A contare è solo quello che vuole Roveda e quello che chiede Roveda?
Commenti