Il pastore evangelico Carollo invoca leggi anti-gay in stile ungherese, polacco, russo e turco


Il pastore evangelico Luigi Carollo pare letteralmente ossessionato dalle donne trans, continuando a molestarle e ad urlare che lui non accetta la loro esistenza. Dopo gli insulti vomitati contro miss Olanda nei giorni scorsi, oggi si accanisce contro Valentina Petrillo in comunione si spirito col senatore Malan di Fratelli d'Italia urlando che loro vogliono che quella donna sia ritenuta un maschio perché loro non accettano il suo diritto all'esistenza:



Per chiarire i fini della sua propaganda, il pastore si congratula con quel suo solito amichetto di Forza Nuova che invoca leggi anti-gay in stile ungherese, polacco, turco e russo. A quanto pare, loro sono eccitati da un Erdogan che vieta i Pride e da un Putin fa internare i gay mentre manda i suoi militari di leva a stuprare bambine di quattro anni:



Incitati alla discriminazione dal pastore, anche gli altri suoi proseliti non paiono molto "cristiani" mentre urlano che loro vomiterebbero davanti alle persone trans, che loro ritengono che l'esistenza di chi non condivide i pruriti sessuali del loro pastore sarebbe "anticristiano" o che si dovrebbe denigrare una atleta donna ritenendola "uomo" anche se il risultato ottenuto dimostra che non era avvantaggiata:



Insomma, per quella gente l'odio è una ragione di vita. Ed è inquietante la ferocia con cui Carollo invoca leggi che potrebbero garantire morte e discriminazione. Di certo non pare accettabile che una atleta debba essere costretta insulti e minacce da una chiesa evangelica di seguaci di Putin che passa il suo tempo ad incitare odio e discriminazione contro il prossimo.


Update 17/07/2023: Nel consueto messaggio con cui l'evangelico è solito aizzarci contro i suoi proseliti, scrive:



Interessante è la sua teoria per cui l'esistenza delle persone lgbt e i diritti delle donne andrebbero considerati un "attacco alla libertà dei cristiani". Se ovviamente è opinabile il fatto che lui si dica "cristiano" date le sue opere, resta il fatto che lui è già libero di poter fare tutto ciò che vuole: può decidere di non abortire, può decidere di far sesso con donne e può sposare chiunque gli piaccia.
Sostenere che lui dovrebbe avere la "libertà" di imporre leggi che costringano gli altri a fare ciò che dice lui puzza di dittatura, dato che non è che basta nominare il nome di Dio invano per ottenere il diritto di imporsi sul prossimo.
Così come lui è libero di poter pensare che la sua divinità sia un'entità malvagia e omofoba che si compiace per le opere di Putin contro la vita, contro la famiglia e contro i diritti umani, è doveroso che sia concessa libertà anche a chi ritiene che le sue parole siano bestemmie e che il vero Dio non sia quella schifezza che lui teorizza.
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