Condannato dai giudici per aver criticato il pastore evangelico che definiva "liberticida" il contrasto ai reati d'odio


Il pastore evangelico Luigi Carollo sostiene che il suo generale Vannacci avrebbe ogni diritto di poter insultare gay, donne, zingari, persone di colore e stranieri, dato che probabilmente l'evangelico condivide lo stesso disprezzo per quelle minoranze. Rivendica il presunto diritto di chiedere leggi di stampo russo che limitino il diritto all'esistenza per le persone lgbt. Ma poi dice che lui avrebbe denunciato chi ha criticato la sua strenua difesa dei reati d'odio commessi contro persone lgbt, sostenendo che un giudice gli avrebbe pure dato ragione:



I fatti riguarderebbero la fotografia promossa dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus in cui Luigi Carollo scrisse "no ddl Zan" sul corpicino della figlia minorenne, peraltro senza mai chiarire in che modo il loro identificarsi come un "papa" eterosessuale e una "mamma" eterosessuale dovesse avere nessi con una legge che avrebbe protetto migliaia di adolescenti dai crimini dettati dall'odio.

Nel testo pubblicato da Carollo ed estrapolato da chissà quale parte della presunta sentenza, si legge:

in risposta ad una foto dai medesimi postata e relativo alla loro opposizione al DDL Zan, dal seguente tenore letterale: "questa è una famiglia del cazzo che se il loro bambino sarà gay verrà cacciato di casa, ridicoli..."

Interessante è come Carollo sostenga che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione", ma poi esulti perché agli atri viene vietato di poter esprimere le proprie convinzioni. Pare infatti esserci una certa incongruenze nel suo sostenere che fosse illecito proteggere le vittime di reati d'odio perché lui temeva che non avrebbe più potuto sostenere pubblicamente che i gay fossero "non normali" o persone da poter accostare alla pedofilia, salvo poi esultare perché chi ha motivo di ritenere poco apprezzabile la sua famiglia rischia di essere punito se esprime liberamente il proprio pensiero.
Se l'affossamento del ddl Zan fa sì che lui possa offendervi gratuitamente e voi non possiate fare altrettanto, è solo perché lui è soggetto giuridico e voi siete gruppo sociale. Peccato che tali fatti parrebbero mostrare l'evidente ingiustizia a cui lui ha contribuito.

Intanto, tutto tronfio, lui continua a pubblicare messaggi contro i gay, mostrando con quanta tenacia li perseguitati da anni:



Va inoltre ricordato fu lo stesso pastore a dichiarare pubblicamente che lui invitava i genitori omofobi a non accettare figli gay, quindi non è chiaro se lui abbia da ridire su chi commenta la sua famiglia con termini assai meno offensivi di quelli che lui usa per attaccare le famiglie altrui. E dato che lui pare voler fare agli altri ciò che non vuole sia fatto a sé stesso, non si fa problemi ad etichettare cone "idioti" i genitori di quei ragazzi eterosessuali che lui sostiene meritino una famiglia più dei gay:



Insomma, prima fa punire chi critica la sua opposizione ad una legge contro omofobia e misoginia e poi prega per la vittima? Non sarebbe stato meglio che prima evitasse di usare l'omofobia per opporsi ad ogni progetto di contrasto alla violenza sulle donne? Oppure inneggiamo al sessismo di Vannacci e poi ci riteniamo a posto se diciamo una preghierina per le vittime?

Da notare è che quello che Carollo definisce "il più forte di tutti" sarebbe questo:



Insomma, un tizio che dà la colpa agli altri mentre si preoccupa di come la sua vita sarà rovinata anche se non è certamente lui la vittima. Ed ovviamente vuol far crederci che, davanti ad una ragazza presa a forza, che urla e che piange, lui potesse pensare che la vittima fosse d'accordo? Ed è interessante anche quel "mi hanno detto", come se quello che urlava la ragazza non avesse valore...


Update 23/08/2023: In quella abitudine al vittimismo che tanto piace alle destre, il pastore sostiene che lui si sentirebbe "minacciato" e "insultato" da chi critica i suoi insulti e le sue minacce ai gay. Ed è interessante dica che lui vuole essere tutelato per ciò che dice contro chi viene insultato per ciò che è. Infatti Carollo ha deciso di essere omofobo, ha deciso di insultare migliaia di persone e ha deciso di battersi perché le vittime di reati d'odio non trovassero giustizia, opponendo quella sua scelta al suo attacco alla natura di chi non ha scelto di aere un orientamento sessuale differente dal suo e viene perseguitato da lui per ciò che è:



Se potremmo osservare che i gay vengono aggrediti e che a Carollo non ci risulta sia mai capitato nulla, indicativo è come lui si vanti del supporto ricevuto dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus:



Se è opinabile che chi difende i diritti umani dalle loro aggressioni possa essere definito "hater", il gruppo forzanovista scrive:

Ieri, il Pastore ci ha mandato la seguente e mail:
«Volevo condividere con voi una gioia, finalmente l'ago della bilancia della giustizia italiana è ancora funzionante.
Vi ricordate gli insulti fatti alla mia persona e alla mia famiglia in occasione dell'opposizione al ddl Zan? Un giudice di Brindisi ha condannato una persona che ci aveva insultato pesantemente, ad una ammenda amministrativa per l'offesa fatta. Sono grato a Dio per tutto ciò e a quella parte della giustizia ancora sana».
Condividiamo con lui e con i nostri Lettori la soddisfazione e la rinnovata speranza perché «C'è del buono a questo mondo, Padron Frodo, e val la pena combattere per esso».

Se il pastore è astato assolto dai gruppi vicini a Forza Nuova, vedremo se otterrà la stessa sentenza quando sarà giudicato da Dio. Ed è interessante che gli amici di Carollo si affrettino a dire che loro hanno finanziato l'organizzazione di Coghe, impegnata nella promozione dell'omofobia in Italia:



Da parte nostra, piena solidarietà all'operatore del Caf che ha manifestato legittimo disgusto davanti ad una scelta simile.
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