Il partito di Adinolfi sostiene di incarnare l'omofobi, la xenofobia, la misogini e il razzismo di Vannacci

Mirko De Carli, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, sostiene che "tanta gente" riterrebbe anormali i gay, disprezzerebbe le persone di colore ed inneggerebbero al "diritto" all'omicidio come il suo generale Vannacci. E dunque si dice felice che un "uomo delle istituzioni" dia voce a quell'ignoranza, ovviamente dicendo che tanti poveri razzisti ed omofobi si sentirebbero impauriti ad esternare il loro odio contro interi gruppi sociali.
In una tesi che sarebbe equivalente a sostenere che se tanta gente bestemmia, allora sarebbe un eroe chiunque urlasse bestemmie in chiesa durante la messa, scrive:

L'esponente del partito di Adinolfi sostiene anche che sarebbe "vigliacco" un ministro di destra che non accetta che un uomo delle istituzioni possa ricoprire ruoli istituzionali così importanti mentre cerca di fare soldi facili pubblicando un libro mal scritto in cui vengono espressi pensieri incostituzionali. Magari lui è abituato con una Chiesa che cambia oratorio ai preti pedofili al posto di sospenderli, ma la rimozione di Vannacci pareva davvero un atto dovuto.

De Carli passa poi a spiegare che lui prova profonda eccitazione soprattutto davanti al passaggio in cui il suo generale definisce "non normali" i gay. Non trascura neppure di sostenere che esprimere pensieri filo-fascisti sarebbe atto eroico di "liberi pensatori" che lui paragona a Pasolini, concludendo con deliri su gay che sarebbero da ritenere "violentissimi" perché non gradiscono insulti gratuiti.
E non è un caso. Praticamente in ogni suo post De Carli cerca di accusare i gay di essere violenti in uno schema che ricorda molto da vicino la propaganda fascista, allo scopo di incutere paura irrazionale in persone dalla bassissima cultura:

Arriva così a giurare che Adinolfi incarnerebbe tutta l'omofobia, la xenofobia e il razzismo di Vannacci:

Peccato che sia molto discutibile il suo sostenere che la politica dovrebbe dare voce ai discorsi da bar, compiacendo ignoranza e razzismo a danno del bene comune. Sarebbe come sostenere che il nazismo fosse giusto perché all'epoca era apprezzato da tanti. E di certo non è è scattandosi selfie davanti allo stand di radio Maria al meeting di Cl che le sue parole saranno da legittimare grazie al suo continuo abuso propagandistico della religione.


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