Il Governo Meloni emetterà francobolli in onore alla fascista che non rinnegò la su fede in Mussolini


Dopo aver imposto per decreto che le vicende storiche riguardanti le Foibe dovranno essere obbligatoriamente lette sulla base loro versione dei fatti, il Governo Meloni vuole imporci un altro personaggio simbolo dell'ultra-destra: la fascista Norna Crosetto



Non è chiaro perché il ministero del Made in Italy si occupi di fatti storici avvenuti in Croazia o su quali basi sostenga si dovrebbe parlare di "martirio" davanti a chi non rinnegò la sua fede nel fascismo.
Fatto sta che Norma Crosetto era la figlia di un dirigente locale del Partito Nazionale Fascista che ricoprì i ruolo di segretario politico del Fascio, commissario governativo delle Casse Rurali e podestà di Visinada. Nel 1943 divenne ufficiale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.
Convocata dai partigiani dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, è secondo Giacomo Scotti che la fascista rifiutò di rinnegare la sua adesione al fascismo. Ciononostante, venne scarcerata e arrestata solo in un secondo momento.
La donna sarebbe stata violentata, esattamente come i fascisti facevano con le figlie degli jugoslavi, e morì nelle Foibe. Cosa l'avrebbe resa un'eroina agli occhi della Meloni non ci è chiaro, dato che giurare di credere in Mussolini non ci pare un atto di "martirio".

Ma dato che la meloni non scriverà "Norma Crosetto, fasciata" preferendo un più propagandistico "Norma Crosetto, vittima delle Foibe", appare chiaro quanto impegno venga messo dal governo nel riscrivere quella pagina della storia.
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