Dopo gli insulti al Papa, il pastore Carollo accusa monsignor Fisichella di "bestemmiare"


Gesù invitava a non giudicare. Ma dato che il pastore evangelico Luigi Carollo parrebbe preferire Vannacci ai Vangeli, forse non stupisce che lui non solo trascorra le sue giornate a emettere condanne, ma pare fremere dall'essere colui che vuole scagliare la prima pietra.
E così, dopo aver sostenuto che Papa Francesco sia l'Anticristo e che il Dalai Lama sia un pedofilo, oggi sostiene che monsignor Fisichella sia reo di presunte "bestemmie". Accusa peraltro surreale dato che a pronunciarla è quel tale che va in giro a offendere Dio descrivendolo come un razzista omofobo che si ritroverebbe nell'ideologia dell'estrema destra.

A suscitare le ire dell'evangelico sono state alcune parole pronunciate dal prefetto del Dicastero per l'evangelizzazione:


Ripubblicando quel video, il proprietario della Sabaoth Church Modena, che peraltro pare più un circolo politico che una chiesa, si lancia in insulti contro chiunque non la pensi come lui. D'altronde è lecito pensare che che quando tentava di giustificare i reati d'odio sostenendo che lui volesse rispetto per gli omofobi che "non la pensavano" come le persone per bene stesse solo ripetendo a pappagallo gli slogan che Coghe chi aveva insegnato. E così scrive:



Se opinabile è un Fisichetta che sostiene che per relazionarsi a Dio si debbano chiedere favori a terzi, opinabile è anche un grippo evangelico che sceglie l'insulto per fare la guerra a chi osa non sminuire il ruolo della donne nella nascita di Gesù. E se questi si lanciano insulti pur parlando della stessa religione, ben si capisce perché poi si arrivi a genocidi e omicidi quando di confrontano con altre religioni.
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