Francesca Chaouqui accusa Selvaggia Lucarellli di istigazione al suicidio


Quando si presume il suicidio, gli inquirenti aprono d’ufficio un fascicolo di istigazione al suicidio che serve a verificare che si sia trattato effettivamente di un suicidio. Infatti il suicidio non è di per sé reato e, per potere fare tutti gli accertamenti del caso, si utilizza quel capo di imputazione.

Ma dato che la destra ha deciso che il cadavere di Giovanna Pedretti va usato per mettere alla gogna la Lucarelli esattamente come la meloni ha chiesto che la vicenda del pandoro venisse usata contro una Chiara Ferragni che osava criticare le sue politiche, la signora Francesca Chaouqui lascia intendere cose che non esistono, facendo pensare che la Procura starebbe indagando la Lucarelli. Anzi, dichiara che lui ha deciso che le indagini dovranno portare alla sua condanna.



La vicenda è sicuramente grave e delicata, dato che l'odio degli hater è cosa diversa dal dovere di verificare le fonti. Eppure la destra pare voler fare un minestrone, in una chiara negazione della verità su come fossero loro che, con l'aiuto di Morrisi, hanno introdotto la gogna social per chiunque criticasse Salvini.
Voler collegare la Lucarelli ad eventuali reati di istigazione al suicidio pare oltre la diffamazione, ed aberrante è che la destra voglia usare l'odio di gente che il populismo ha indottrinato alla rabbia sociale contro una persona che probabilmente gli dà fastidio per le sue idee politiche più che per le fantomatiche responsabilità nel caso.

Il nome della Chaouqui è legato principalmente al filone dell’inchiesta Vatileaks, una serie di scandali riguardanti la diffusione di notizie riservate sul Vaticano nel 2012 e nel 2015. Venne condannata a dieci mesi di carcere, con pena sospesa.

Se è giusto il suo dire che le cose si farebbero per qualcosa e mai contro qualcuno, ciò non spiega perché sia contro i gay che la signora lanciava accuse di blasfemia ai partecipanti del Roma Pride del 2023. È contro Carola Rackete che nel 2019 prese le difese di Salvini. È contro il diritto di scelta die malati che attaccò Dj Fabo nel 2017. Ed ancora, è contro le famiglie gay che nel 2015 metteva alla gogna le coppie gay che si sposavano o chi partecipava ai Prode. Arrivò anche a trafugare fotografie personali di famiglie per aizzargli contro gli omofobi:



Con che diritto chi si sente nel diritto di poter definire "abominio" la famiglia altrui può poi ergersi a somma paladina della morale? E siamo certo che siano davvero interessati alla vittima e non solo a come poter usare quel cadavere per attaccare chi ha idee politiche sgradite alle destre?
Quindi va bene una Lega che mette alla gogna la sorella di una ragazza uccisa, ma non va bene chi ha verificato una notizia perché altre persone hanno dato sfogo al loro odio? Perché se è legittimo trovare inopportuni i modi della Lucarelli, altro è accusarla di reati solo perché ci sta antipatica.
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