Il Giornale elogia una destra che nega il diritto costituzionale alla libertà religiosa


Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa (articolo 19 della Costituzione). Quando si osserva un Matteo Salvini che organizza manifestazioni anti-islam o una sindaca leghista che a Monfacolne vieta la libertà di culto agli ilamici, pare evidente che la destra cerchi di cavalcare l'odio religioso a fini elettorali. D'altronde è dai tempi del defunto Borghezio che la Lega cercava consensi portando maiali nelle auree in cui sarebbero dovute sorgere moschee e non si contano le loro manifestazioni contro le moschee.
Ma se a Salvini e alla Meloni sta chiaramente sulle sulle scatole chiunque non si dica "cristiano" mentre magari festeggia ogni strage del Mediterraneo, resa un piccolo particolare: la Costituzione garantisce la libertà di culto. Quindi a loro potrà stare sulle scatole chicchessia, ma la Costituzione garantisce che a quelle persone siano riconosciuti i loro diritti.

Ciò rende a dir poco drammatico che Il Giornale usi il rispetto della Costituzione contro il Pd, sostenendo che Lega e Fratelli d'Italia avrebbero certamente violato quei principi inviolabili:



Secondo il capogruppo leghista Federico Bussolin, la moschea andrebbe vietata perché «non ci sono i parcheggi sufficienti ad un determinato aumento di presenza di fedeli». A suo dire, «qua nessuno nega la libertà religiosa. Si evidenzia solo che la zona di via Casella non può subire nessun allargamento del centro di preghiera attuale».
Eppure non è quello che merge dai titoli de Il Giornale, di proprietà del deputato leghista Angelucci, il quale pare voler far leva sul far credere che la lega calpesterebbe i principi costituzionali perché è un partito ostile a ai cittadini di religione islamica. E neppure li abbiamo sentiti lamentare quando i fascisti hanno occupato Acca Laurentia e non permettevano alle famiglie con bambini di poter liberamente passeggiare per la città dato che le strade erano occupate dai simpatizzanti di Mussolini, mostrando che evidentemente hanno sempre due pesi e due misure su tutto.



Peggio ha fatto il leghista a Ciocca che, in solitaria e col favore delle tenebre, ha manifestato contro la costruzione di una moschea a Castano Primo, in provincia di Milano. Indicativo è come lo striscione teorizzi un reato di opinione e tenti di sostenere che i diritti costituzionali vadano garantiti solamente chi dice ciò che lui ordina venga detto. In particolare, cavalcò il tentativo leghista di accomunare i palestinesi massacrati dalle bombe ad Hamas.
Eppure è molto probabile che Ciocca si sarebbe stracciato le vesti se qualcuno avesse mostrato uno striscione con scritto: "No alle chiese che non condannano l'omofobia". Il fatto che la Lega sostenga che i diritti costituzionali vadano garantiti unicamente a chi la pensa come loro non è un buon segnale.
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