La Lega vuole censurare i cantanti che esprimono opinioni sgradite alla destra


Che la destra avesse dei seri problemi con il diritto di opinione altrui lo avevamo già capito quando Salvini iniziò a mandare i vigili del fuoco a censurare gli striscioni dei suoi contestatori. E visto che l'Italia di Giorgia Meloni è ormai diventata un luogo in cui si difendono i saluti romani e si manda la Digos ad identificare gli antifascisti, non stupisce che nella loro Rai non vogliano sia dato spazio a chi osa avere opinioni diverse dalle loro.
In particolare, sono molto arrabbiati perché Ghali ha osato chiedere la fine del massacro di civili a Gaza dal palco di Sanremo.

In tale contesto, il sottosegretario leghista Morelli è andato da Libero a dichiarare:

Gli artisti dovrebbero salire sul palco, fare la loro bella esibizione e andarsene. Per le prossime edizioni sarebbe utile pensare a una sorta di Daspo per chi utilizza quel palco per fini diversi da quelli della musica. Non solo per Sanremo per tutti i palcoscenici Rai.

Insomma, vorrebbe introdurre un reato di opinione che punisca chiunque esprima dissenso.
A questo punto chieda che Salvini sa incaricato di scrivere anche i testi delle canzoni, così finalmente i cantanti la smetteranno una buona volta di sentirsi liberi di dire quello che pensano! Oppure impongano multe a chi sui palchi non ci va con bambole gonfiabili come Salvini...
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