Porro si dice molto arrabbiato perché dei bulli non sono rimasti impuniti


Nicola Porro non si è scomposto quando la sua Montaruli è stata condannata in via definitiva per peculato o quando il suo Sgarbi è stato indagato per furto di opere d'arte. Però dice di essersi molto arrabbiato perché dei bulli sono stati chiamati a rispondere delle proprie azioni.
Il caso riguarda i nuovi "eroi" di Lega e Fratelli d'Italia, ossia quegli intolleranti sospesi dall'università Bocconi di Milano che contestavano la presenza di bagni unisex all'interno dell'ateneo perché temevano che avrebbero potuto evitare ingiuste discriminazioni agli studenti trans. E per chiarire che a muovere le loro pretese fosse un evidente disprezzo verso il principio costituzionale della pari dignità, si erano anche lasciati andare ad insulti transfobici e volgarità gratuite sui social. Un atto che ha portato il consiglio disciplinare a ravvisare una violazione del codice d'onore da loro sottoscritto al momento dell'iscrizione.

Ma Porro pare omettere molti dettagli mentre santifica i bulli che vogliono limitare i diritti di interi gruppi, anche se oro avrebbero potuto tranquillamente continuare a usare i bagni separati per sesso se il problema fosse stato davvero quello:



Se a Porro venisse vietato di usare i bagni di Mediaset, lo troverebbe giusto? E dunque su quale base sostiene che andrebbero elogiato dei prepotenti che volevano cacciare dai bagni chi non piace a Putin e Jacopo Coghe?
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