L'ex consigliere leghista Tuiach torna a ostentare la sua simpatia per Hitler e per Viganò

L'ex consigliere leghista Fabio Tuiach è abbastanza noioso nella sua mistificazione della verità. Da anni ripete che lui sarebbe stato licenziato perché no-vax, quando la verità dei fatti è che il il motivo del provvedimento è sempre stato il suo essersi smesso in malattia per farsi pagare mentre andava in piazza a giocare a fare il negazionista.
Ovviamente appare delirante il suo giurare che i vaccini uccidano o che qualcuno avrebbe dato ragione al negazionismo antiscientifico dei portali usare della lobby neofasciste per attaccare lo stato. E neppure pare aver senso il suo inventarsi che il covid sarebbe "un'influenza". Fatto sta che l'estremista scrive:

Ma paiono gravi le parole di Tuiach, ben più grave è che quel Viganò che vorrebbe fare le scarpe al Papa benedica il negazionismo dei portuali strumentalizzati dai gruppi neofascisti. E se ovviamente i vaccini non sono "potenzialmente mortali" e se nessuno lo ha obbligato a vaccinarsi, Tuiach ritiene che tutto dovrebbero portarlo ad elogiare quella Russia che manda i militari di leva a stuprare bimbe ucraine di tre anni, sostenendo che il criminale Putin rappresenterebbe la sua idea di "cristianesimo":

In nome di Viganò, Tuiach parrebeb concluderne che facesse bene Hitler ad ammazzare gli ebrei nei suoi campi di sterminio. Ed è sottolineando il suo sentirsi filo-nazista che l'ex senatore leghista scrive:

Insomma, il delirio.


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