Continuano le offese del giocatore della Supernova Fiumicino


Siamo orma abituati agli insulti che il pastore evangelico Luigi Carollo è solito riservare a chiunque dissenta dalla sua ideologia o al suo sostenere che Vannacci sarebbe la risposta di Dio alle sue preghiere di credente in Giorgia Meloni. Ciononostante, ci provoca un certo disagio vedere un pastore pronto ad incoraggiare comportamenti da bullo esibiti da un giocatore della Supernova Fiumicino sulla sua pagina Facebook. Perché se è vero che i loro insulti ci sono indifferenti, è altrettanto vero che simili comportamenti hanno spinto al suicidio numerose vittime di bullismo omofobico. E non è accettabile che due figure pubbliche ostentino comportamenti che rischiano di corrompere dei minori all'emulazione.

Tutto ha avuto inizio dal solito post in cui l'evangelico ha tentato di istigare i suoi ad attaccarci:



In risposta a quel post, il suo giocatore della Supernova Fiumicino ha insistito nel parlarci al femminile in quanto gay. In precedenti messaggi aveva già chiarito che il loro fine è l'offesa gratuita perché lui si "sbellicherebbe dalle risate" al pensiero di ferire i sentimenti altrui:



Su quali basi il il signor Vani dichiara che ci "raderemmo le chiappe" e che ci "metteremmo il rossetto"? Perché se non non possiamo ipotizzare che lui abbia scritto quel messaggio dopo aver stuprato un bambino minorenne negli spogliatoi della Supernova Fiumicino, allora anche lui dovrebbe farci il favore di attenersi ai fatti ed evitare cretinate che probabilmente derivano da una cultura maschista di chi pensa che i gay non sarebbero "veri uomini" perché non dominano la donna come Turetta.
Ci fa invece piacere che non gradisca i nostro articoli, dato che sinceramente ci procurerebbe imbarazzo sapere che un simile soggetto possa apprezzare il nostro lavoro. Di certo, anche in questo caso, avrebbe potuto mostrarsi meno incivile e scegliere parole meno volgari, magari evitando quelle "h" che i gruppi neofascisti amano mettere in fondo a ogni parola.

Comunque sia, il pastore ha ritenuto di dover premiare quegli insulti mostrando una faccina divertita:



Ma che esempio dà ai bambini un pastore che si diverte davanti ad un proselito che su suo mandato firma insulti gratuiti che potrebbe costargli anche una denunci penale?

Stiamo esagerando' A noi non pare, dato che ormai è da luglio che il giocatore offre un pessimo esempio divertendosi a parlare al femminile di chi non è eterosessuale. Ed è sempre da luglio che ogni suo insulto ha ricevuto il pronto apprezzamento del suo pastore, incluso quando ci ha definito "non-uomini", "amiche", "spurghi", "vestiti da donna", "travestiti", "disperati", "dementi", "scappati di casa", "pazzeh", "sfrante" e "pazzerelle".

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