Giovanardi si dice infastidito dai baci gay. A Milano nuovo allarme omofobia


«Un bacio pubblico tra due uomini a me infastidisce. Un episodio ostentato di questo genere in un luogo pubblico dà fastidio: questo tipo di effusioni, se ad esempio due vogliono darsi un lungo bacio in bocca, se lo diano a casa loro, evitino di farlo davanti a persone terze». È quanto ha dichiarato il sottosegretario Giovarnardi ai microfoni di Radio 24.
Parole che non mancano di suscitare qualche dubbio sulla sua presa di pozione contro la campagna pubblicitaria gay friendly dell'Ikea: era infastidito dall'associazione fra la parola "famiglia" e una coppie gay a o più in generale dall'omosessualità?
Intanto è in aumento il numero delle aziende che si stanno schiarendo contro la sua presa di posizione: dopo Eataly che ha ripreso lo slogan di Ikea, anche la compagnia aerea Easy Jet ha realizzato una pubblicità (comparsa il 29 aprile scorso su Il Fatto Quotidiano) in cui ironizza apertamente sulle parole del sottosegretario attraverso l'eloquente slogan "Speriamo che questa famiglia piaccia a Giovanardi" (foto).
Viene anche da chiedersi se quest'atteggiamento omofobo da parte di alcuni esponenti politici non possa avere come conseguenza diretta anche l'aizzamento di azioni violente contro la comunità lgbt (magari fornendo una sorte di alibi nelle menti più deboli).
Proprio in questi giorni il Cig dell'Arcigay di Milano ha lanciato un nuovo allarme omofobia: in un comunicato si afferma: «Con molta preoccupazione continuiamo a ricevere in questi giorni segnalazioni d'incursione armate organizzate da parte di un gruppo di ragazzi italiani che aggredisce persone omosessuali nella zona di Affori-Bruzzano. Si tratterebbe di un furgone bianco che "scarica" ragazzi intorno ai vent'anni armati di bastoni di ferro o legno, che distruggono autovetture e circondano e aggrediscono persone indifese». Un allarme preoccupante di una situazione che sembra più adatta ad un film di Kubrick che ad una società civile.
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