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Stati Uniti: si è suicidato il 14enne gay che lottava contro l'omofobia

Jamey Rodemeyer viveva nella città di Buffalo, nello stato di New York (Stati Uniti) ed aveva solo 14 anni. Da quando decise di dichiararsi pubblicamente bisessuale, i suoi compagni hanno iniziato ad essere più violenti con lui, sia verbalmente che fisicamente.
Lui, però, non si perse d'animo ed iniziò ad intraprendere una serie di iniziative per difendere sé stesso e le altre persone gay e bisessuali. Registrò anche un video per la campagna "It Gets Better", un progetto ideato da Dan Savage e Terry Miller per prevenire i suicidi fra addolescenti gay attraverso i messaggi di incoraggiamento lanciati da numerosi personaggi celebri e meno celebri (fra cui attori, cantati e lo stesso Presidente Obama).
A sostenere Jamey c'era anche la sua famiglia ed era seguito da un assistente sociale e da uno psicologo. Probabilmente, però, non era abbastanza. La sua crescente sofferenza per la situazione e per la sensazione di impotenza si intuiva anche dai messaggi che pubblicava sul suo blog. L'8 settembre scorso scrisse: «A nessuno della mia scuola importa prevenire i suicidi, voi siete quelli che mi chiamate checca e mi fate a pezzi». Ed ancora: «Io parlo sempre di quello che subisco, ma nessuno mi sta a sentire. Cosa devo fare perché la gente mi ascolti?».
Un grido d'aiuto che portò ad una serie di messaggi di incoraggiamento da parte di alcuni fan di Lady Gaga (da lui ringraziata nel suo video per il supporto dato alla comunità lgbt) ma anche alcuni commenti stupidi e violenti pubblicati su un social network che era solito frequentare («Jamie è stupido, gay, grasso e brutto. Deve morire!» e «Non me ne fregherebbe nulla se tu morissi. Non importerebbe a nessuno. Quindi fallo. Renderebbe tutti più felici»).
Poi, ad inizio settimana, il tragico epilogo: Jamey evidentemente non ce l'ha fatta più a continuare a lottare e ha deciso di togliersi la vita.
Dan Savage ha così interpretato l'accaduto: «L'obiettivo di "It Gets Better" è dare ai ragazzi come Jamey un po' di speranza per il loro futuro. A volte però la speranza non è sufficiente. A volte il danno che fa dentro di te l’odio delle persone che ti stanno attorno è troppo grande. A volte il futuro sembra troppo lontano. È quello il momento in cui il tuo cuore si spezza».

Video: [1]


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