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Russia: si estende la legge anti-gay

Dopo le aree di San Pietroburgo, di Arkhangelsk, di Ryazan e si Kostroma, anche la regione siberiana di Novosibirsk ha approvato una legge contro la "propaganda omosessuale" a tutela dei minori. Si tratta del quinto territorio russo ad aver approvato una simile legge e, in questo caso, i suoi promotori non fanno misero che una tra le prime conseguenze sarà il divieto del Gay Pride. Il deputato Alexander Ilyushchenko ha infatti dichiarato che «Si tratta di protegger la maggioranza delle persone –che non hanno nulla a che fare con l'omosessualità– dal dover spiegare ai propri figli l'esistenza di situazioni come queste. In primo luogo parliamo delle sfilate del Gay Pride che, sebbene non comportino una propaganda palese, sono collegate a siti che promuovono l'omosessualità e ai quali i minori hanno libero accesso».
Insomma, l'antifona è sempre quella: spacciare come propaganda una legittima richiesta di diritti e nascondere la propria omofobia dietro una fantomatica tutela dei minori (quasi some se l'omosessualità fosse una scelta). Inoltre l'ignoranza imposta dalla legge e le paura del coming out renderanno la vita difficile a gay e lesbiche del Paese, con il risultato che il loro dover vivere nell'ombra verrà probabilmente strumentalizzato per sostenere il successo delle loro leggi repressive. Un'ennesima vergogna che non può che alimentare le preoccupazioni verso un numero sempre crescente di territori che impongono ai propri cittadini una sorta di omofobia di stato.


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