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Svezia. La vittima del tentativo di stupro si rivela una trans: per il giudice non c'è reato

Un 61enne svedese era stato arrestato per il suo tentativo di stupro nei confronti di una transessuale. Un'accusa grave per la quale rischiava dieci anni di carcere.
Ma secondo il giudice Dan Sjöstedt della corte di Orebro (Svezia), l'uomo è da ritenersi innocente dato che -secondo il suo pronunciamento- è impossibile che abbia commesso l'atto visto che biologicamente la sua vittima era un uomo.
Una sentenza shock, sicuramente in contrasto con quella che si sarebbe potuti aspettare visti i fatti. L'uomo, infatti, aveva inseguito per strada la sua vittima, l'aveva gettata a terra e presa a calci sulla faccia per costringerla ad un rapporto sessuale. Il fidanzato della trans, però, ha assistito alla scena dalla finestra di casa ed è accorso in strada per fermare l'aggressore e per trattenerlo fino all'arrivo della polizia.
Circostanze in cui pare irrilevante il fatto che l'uomo si sia detto convinto che la vittima fosse una donna, eppure è proprio su quel punto che il giudice ha basato la sua sentenza: «Riteniamo che l'uomo volesse violentare una donna, ma dato che la vittima si è rivelata un uomo, il crimine non è mai stato effettivamente commesso».
La sentenza non è ancora definitiva, ma le premesse appaiono sicuramente poco incoraggianti.


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