Il portavoce Pdl in Sardegna: «Nella sinistra sale alto l'odore di becero frociame»


«C'è qualcuno che può rispondere a Vendola il quale, con l'acidità di una vecchia isterica dichiara che a destra sente puzza di camorra, dicendogli che nella sua sinistra sale alto l'odore di becero frociame». È quanto pubblicato sul proprio profilo Facebook (e poi prontamente rimosso) da Paolo Trudu, addetto stampa del Pdl al Consiglio Regionale della Sardegna.
Un'uscita omofoba ed offensiva che non può che sottolineare la situazione italiana di fronte ad altre realtà, soprattacco considerato come le sue parole siano state pubblicate proprio mentre Barack Obama stava pronunciando il suo discorso a favore dell'uguaglianza di diritti anche per i «i fratelli e le sorelle gay».
Poche ore fa sono giunte le scuse di rito. Trudu sostiene di aver scritto quella frase «in un momento di rabbia» e rassicura «che l'omofobia non fa parte della mia cultura». Curioso, dato che ritenere un'offesa la presenza di gay in un partito e, allo stesso stesso tempo, sostenere di non essere omofobo appare quasi come una contraddizione in termini. Ma, così come già fatto da Berlusconi, il portavoce del Pdl tenta di liquidare la vicenda tirando in ballo i suoi «tanti amici anche gay».
Non solo. Dopo aver ribadito che il gesto è stato dettato dalla rabbia per le offese rivolte al suo partito e alla sua amata Chiesa Cattolica, Trudu promette che per rimediare al suo insulto omofobo «aspetterò il mercoledì delle ceneri per cospargermi il capo di cenere, come faccio ogni anno».
Un pentimento forse poco sentito, dato che sul finire del messaggio precisa che la polemica sulle sue parole è inutile e dettata solo da «fini propagandistici per magari montare casi su cui spendere qualche colonna di inchiostro e coinvolgendo chi non c'entra affatto. È la logica che la sinistra porta avanti da sempre in cui a loro tutto è legittimato, ad altri, invece, la libertà va limitata. E se viola questa limitata libertà, allora va epurato, messo nella gogna o nella lista nera dei proscritti». Ehm, ma non erano i giornali di destra ad aver messo in pedi un massacro mediatico nei confronti di De Giorgi, "reo" di essere gay e di aver partecipato a serate con drag queen?
E, già che ci siamo, perché non fare un po' di autocritica anche guardando a ciò che si scrive sul proprio profilo Facebook? È dura potersi dire scandalizzati di fronte ad un commento negativo sulla possibile candidatura di Costentino nel partito se poi si pubblicano immagini offensive e messaggi d'odio verso ogni altro partito, squadra di calcio o contestatore. Un esempio per tutti, il messaggio in cui dà della «sporca zocc**la» a Luciana Littizzetto solo per aver osato criticare le pensioni d'oro dei politici...

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