Francia, escalation di violenza contro i matrimoni gay


Ormai appare quasi un bollettino di guerra. Dopo i pestaggi di strada, le manifestazioni violente e gli assalti ai bar gay, non sembrano placarsi gli animi dei contestatori delle nozze gay in Francia. A poche ore dall'ultima discussione parlamentare sul tema (prevista per oggi), il presidente dell'Assemblea nazionale -Claude Bartolone- si è visto recapitare una lettera piena di polvere da sparo e contenete minacce esplicite di violenze fisiche verso i membri del governo ed i loro familiari nel caso in cui non si fosse deciso un rinvio del voto.
Minacce politiche sono giunte anche dagli organizzatori della "Manif pour Tous" (le note manifestazioni di piazza contro il progetto di legge), pronta a candidarsi alle prossime elezioni comunali con programmi sufficientemente populisti da garantire facili consensi finalizzati alla destabilizzazione dell'esecutivo.
Ma anche all'esterno dei palazzi del potere le cose non vanno certo meglio. Da Nizza giunge notizia di una nuova aggressione omofoba ai danni del 24enne Raphaël Leclerc (in foto), preso a calci e pugni da tre uomini mentre si trovava in compagnia del proprio ragazzi all'esterno di una discoteca. «Non ci stavamo baciando né tenendo per mano -racconta- ma tre persone ci hanno gridato: "Hey gay!" ed hanno iniziato a correre verso di noi». Leclerc, che di professione è un ballerino di cabaret, ha poi deciso di testimoniare quanto accaduto pubblicando su Facebook una foto del suo viso deturpato.
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