Gli scout statunitensi propongono di far cadere la messa al bando dei gay, ma solo per i ragazzi


Non c'è pace per gli scout gay statunitensi, prima messi al bando, poi invitati a tornare, nuovamente assoggettati alle decisioni dei singoli gruppi ed infine umiliati con un sondaggio lanciato fra ragazzi e genitori. Insomma, l'impressione è che si vogliano chiudere le porte ai gay ma senza assumersene la responsabilità (più che altro per evitare la critiche e rientrare in possesso delle donazioni che molte aziende hanno sospeso proprio in seguito alle loro posizioni discriminatorie).
L'ultima proposta, che sarà presentata al Consiglio nazionale previsto per il prossimo mese in Texas, è quella di far cadere la messa al bando solo per i ragazzi, mantenerlo attivo per gli adulti. In altre parole, tutti i capi dovranno rigorosamente essere eterosessuali e ai ragazzi gay non sarà permesso scegliere se restare nell'associazione o meno una volta terminato l'iter formativo (così come avviene per tutti gli altri).
Quasi inutile a dirsi, una decisione simile porterebbe immancabilmente anche ad avere effetti sull'educazione dei ragazzi, facendo passare loro l'idea malsana che l'omosessualità renda le persone poco gradite ed inadatte a ruoli di responsabilità. Un messaggio distorto che, ancora una volta, potrebbe portare ad inculcare un sentimento omofobo nelle generazioni che transiteranno fra le fila degli scout statunitensi.
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