Il Pdl a piazza Farnese contro le nozze gay. È flop


Qualche decina di partecipanti e 56 fan su Facebook. Paiono questi i numero della "grande" mobilitazione organizzata ieri dal Pdl per manifestare contro l'approvazione dei matrimoni gay in Francia.
Ed è così che vari parlamentari (nella foto di apertura troviamo Maurizio Sacconi, Carlo Giovanardi, Eugenia Roccella, Maurizio Gasparri e Domenico Gramazio) ne hanno approfittato per sorridono di fronte ai fotografi indossando una maglietta a difesa di quella che il Vaticano ritiene l'unica famiglia degna di riconoscimento giuridico.
«La manifestazione -asseriscono i vertici della Giovane Italia, l'associazione giovanile del Pdl- nasce con l'intento di dimostrare che anche in Italia esiste una maggioranza silenziosa fatta di uomini e donne pronti a scendere in piazza per difendere i diritti della famiglia e dei propri figli. Vogliamo dimostrare agli amici francesi che non sono soli in questa battaglia e che oggi saremo in piazza per dare loro sostegno perché vogliamo un'Europa libera e per la famiglia vera, quella tradizionale».
Evidentemente, però, non si sono accorti che la loro "maggioranza" è stata pressoché inesistente e che forse le loro tesi omofobe ripetute a pappagallo (e spesso finalizzate al mettersi in mostra davanti ad altri poteri forti) non tengono più banco come un tempo.
E questo senza neppure entrare nel merito dei loro slogan, molti dei quali facilmente contestabili. Come si pensa che si possa "difende" proprio figlio impedendo ad altri bambini di essere adottati anziché affidati ad istituti? O perché mai si pressuppone che spetti a loro il compito di decidere quale sia la famiglia "vera" (siamo davvero sicuri che una famiglia eterosessuale formata da mogli, ex-mogli ed amanti sia meglio di un'amorevole famiglia formata da due papà?). Ma, così come abbiamo visto anche in Francia, si sa che le motivazioni degli omofobi spesso si basano sul nulla e sull'ignoranza...

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