La Disney non finanzierà più gli scout statunitensi per la loro politica di esclusione degli adulti gay

La parziale abolizione della messa al bando dei gay dai Boy Scouts of America (BSA) è riuscita a provocare una scissione delle frange più omofobe, ma ciò non toglie che sia una sorta farsa. L'associazione, infatti, permette ai minorenni gay di frequentare le proprie attività sulla base dell'assunto che non siano sessualmente attivi (il sesso prematrimoniale è peccato, ndr) per poi cacciali non appena divenuti adulti. Ed è proprio questo il motivo per cui uno dei loro maggiori finanziatori, Walt Disney World, pare abbia deciso di non elargire più le proprie donazioni.
L'allarme è stato lanciato da Robert Utsey, presidente del Consiglio Centrale scoutistico della Florida, che in una mail racconta come l'azienda abbia bloccato alcune delle sue borse di studio. «Il Consiglio Nazionale ha immediatamente raggiunto Walt Disney World per cercare di risolvere la situazione -ha affermato Utsey- ma la loro politica non è attualmente compatibile con quella della BSA e sono stati loro a scegliere di interrompere il loro supporto».
Dal canto suo Walt Disney World ha preferito non rilasciare commentati, anche se l'Orlando Sentinel riporta che un loro portavoce ha sottolineato come la politica di non discriminazione della loro società non sia compatibile con la messa al bando degli adulti gay.


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