Quali sono i rapporti fra l'associazione Provita e la Russia di Putin?


In breve tempo l'associazione Provita è passa dall'essere «quella che denunciava tutti insieme ai Giuristi per la vita» ad una realtà promossa da Salvini e da Putin. Oggi siede ai tavoli internazionali russi in cui si studiano le strategie per alimentare odio sociale nei confronti dei gay ed è indiscutibile che gran parte del suo successo sia legato all'appoggio incondizionato che la Chiesa Cattolica offre a chiunque prometta di battersi contro i diritti di gay e lesbiche.
Eppure ci sarebbe proprio da chiedersi se a Provita non stia semplicemente cavalcando l'onda dell'omofobia vaticana pur di offrire il proprio contributo al un possibile piano espansionistico di Putin. Sappiamo per certo che al World Congress of Families (l'evento russo a cui ha preso parte l'associazione italiana) erano presenti anche esperti di geopolitica, presumibilmente chiamati a spiegare il perché fosse necessario propagandare l'esistenza di una fantomatica «idologia gender». Sappiamo anche che la Russia sta cercando di lanciare l'estrema destra europea e i partiti anti-europeisti, ormai tutti compatti nell'inneggiare a Putin e a chiedere la fine delle sanzioni nei confronti di Mosca.

Dubbi riguardo ai reali piani di Provita paiono trovare conferme anche nei volti che militano nell'associazione. Prendiamo ad esempio Alessandro Fiore, caporedattore della loro rivista e membro del direttivo, nonché autore di articoli vergognosi in cui si sostiene che i gay siano da ritenersi fisicamente e psicologicamente inferiori agli eterosessuali.
Andando a spulciare sul profilo pubblico della sua pagina Facebook troviamo una serie di indicazioni interessanti che ci permettono di collocare politicamente il soggetto: sono ben 18 gli apprezzamenti dedicati a circoli di Forza Nuova, tre quelli a Lotta Studentesca ed altri tre a Solidarietà Nazionale (un gruppo di Forza Nuova che si basa sullo slogan «prima gli italiani»). C'è poi l'immancabile apprezzamento per Roberto Fiore (leader di Forza Nuova) e per l'associazione La Torre (una realtà che vanta stretti legami con gruppi e consolati legati alla Russia di Putin).

Più curioso è l'apprezzamento per una certa "Officine Identitarie" (717 mi piace in tutto) che si presenta come «l'insieme delle associazioni che si riconoscono nei valori della tradizione» e che concentra una serie di post inneggiati a Putin, una lunga lista di conferenze promosse da Provita con l'obiettivo di promuovere la Russia ed alcuni appelli per chiedere che l'Italia esca dalla Nato.
Si passa poi a "Fortesinfide" (116 mi piace), intenta a sostenere la vicinanza della Chiesa ortodossa, a lamentare la tolleranza verso le altre religiosi e ad insultare Papa Francesco per non aver usato la violenza contro gli infedeli. Non mancano post in cui si sostiene che Putin rappresenti la cristianità meglio del Papa, sostenendo che «mentre politici cattolici fanno a gara a nascondere la loro fede, quasi l'esser cattolico fosse vergogna, lo Zar Putin non ha vergogna a piegarsi a baciare l'icona della Madonna».

Tra gli apprezzamenti c'è anche "Azione Katéchon", un recente nuovo movimento cattolico che politicamente si rispecchia nei neofascisti di Forza Nuova. Al loro interno utilizzano slogan come «Niente chirichette solo baionette», «La gioventù papista brucia tutti e spara a tutti» o «Dall'Inquisizione rinascerà l'aurora». Nella pagina non mancano inviti a bruciare gli eretici o per sostenere che l'omicidio sia legittimo nel caso di medici abortisti (viene fatto rientrare anche l'aborto terapeutico).
Chiedono un ritorno al Medioevo e alla sacra inquisizione, inneggiando a Putin e contro Papa Francesco. Anzi, nei confronti del pontefiche chiariscono che non sono «della nuova religione di papa Francesco, che poco ha a che fare con il Cattolicesimo».
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