Kiko Arguello: «L'Oms vuole diffondere l’omosessualità per limitare le nascite»


Kiko Arguello (iniziatore del cammino neocatecumenale) non appare fra gli organizzatori del family day anche se numerosi indizi ce lo indicano come uno dei principali registi occulti della manifestazione. La Nuova Bussola Quotidiana scive che senza di lui «la manifestazione di San Giovanni non avrebbe forse potuto tenersi» e lui stesso parla del suo coinvolgimento nella decisione di dar vita alla mobilitazione (così come già fece nel 2007 con il Family Day che affossò i Di.Co.).
Il suo ruolo viene ben descritto nella relazione ufficiale dell'incontro lo scorso 8 giugno che l' ha portato ad incontrare i responsabili delle comunità di Roma e Lazio presso il Santuario della Madonna del Divino Amore di Roma.

Il punto di partenza è una lettera che dice di aver ricevuto da alcune famiglie di Brescia e Verona, le quali si sarebbero rivolti a lui per chiedere il suo aiuto contro l'introduzione «dell'ideologia gender» nelle scuole dei propri figli. La lettera propone le solite mistificazioni sui progetti dell'Oms (come il sostenere che si voglia insegnare la «masturbazione infantile precoce» ai bambini da 0 a 4 anni nonostante quel termine neppure appaia nel documento), argomenta le proprie tesi citando il libro "Gender Diktat" di Rodolfo de Mattei (direttore di "Radici cristiane") e ringrazia Gianfranco Amato (presidente dei Giuristi per la vita) che «con tanta dedizione, amore, sacrificio e spirito di abnegazione sta spendendo la propria vita, per far conoscere a livello nazionale, insieme al professor Gandolfini, i danni futuri, che l'attuazione di tale ideologia, innegabilmente, provocherebbe».

Kiko inizia il suo discorso nell'affermare che è tutto e sostiene di aver scritto al Papa per informarlo di quei progetti. Racconta anche fatti surreali che dovrebbero convincere i presenti della presunta veridicità di quelle affermazioni:

A 5 anni vogliono che i bambini decidano da se stessi se vogliono essere bambini o bambine. Per esempio una bambina di una famiglia in missione a 4 anni le hanno insegnato a masturbarsi ed è entrata in depressione. Il medico ha consigliato ai genitori di riportarla immediatamente in Italia. Un altro bambino è tornato a casa piangendo, i genitori gli hanno chiesto cosa stava succedendo e lui ha detto che non voleva essere una bambina! Perché gli avevano detto che doveva decidere se voleva essere un bambino o una bambina. Per stimolarli gli dicono di toccarsi i genitali in classe. Il bambino deve toccare i genitali della bambina, in classe! Gli insegnano a toccarsi, a baciarsi, tutto una follia!

Ed è per questo che avrebbe deciso di organizzare la manifestazione del 20 giugno:

Vista questa situazione, abbiamo pensato di andare in aiuto delle famiglie. Ho radunato tutti i responsabili delle realtà ecclesiali e ho chiesto: che vi sembra se facciamo qualcosa? Sette anni fa abbiamo fatto un Family Day e abbiamo bloccato la legge dei Di.Co., e fino ad oggi non si è mosso nulla. Oggi le cose sono cambiate e non pensiamo fare un Family Day, ma un incontro di famiglie, sono le famiglie che si sentono aggredite e decidono di radunarsi per protestare contro questa violenza che fanno sui loro figli.

Nella sua esposizione, Kiko ha provveduto anche a sostenere che sia in atto un piano occulto dell'Oms volto ad "omosessualizzare" la popolazione e ad insegnare l'ateismo:

Cosa c’è dietro? Potete immaginarlo! L’Organizzazione Mondiale della Sanità voleva la limitazione dei figli e avevano deciso che per limitarli la cosa più sicura era diffondere l’omosessualità maschile e femminile perché non nascano più figli, in fondo hanno l’idea malthusiana che siamo troppi nel mondo, idee nate al Cairo 15 anni fa.

La cosa tremenda è che nella ideologia gender si va infiltrando poco a poco l’ateismo nei bambini perché è chiaro che la frase della Bibbia: "Dio creò l’essere umano a sua immagine e somiglianza, a immagine di Dio li creò, maschio e femmina li creò" la negano. Non esistono né maschi e né femmine, pensano che tutto il problema del mondo è la dualità tra maschio e femmina, dove la femmina è sottomessa, destinata alla gravidanza dove la gravidanza è un orrore, bisogna finirla con le gravidanze. Tutta un’ideologia. Quando di un’idea si fa un’ideologia, un ideale, credendo che così nascerà una nuova società, si diventa fascisti, violenti.

Sostiene che esistono «manuali» in cui «si dice che bisogna toccare il sederino ai bambini, come pedofili, per vedere se il bambino è sensibile ad essere omosessuale così lo separano e lo educano ad essere una femminuccia». Tenta anche di infondere ulteriore terrore nel raccontare improbabili storie su uno stato tedesco che vuole scegliere autonomamente chi debba essere maschio o chi debba essere femmina:

Mi raccontava una sorella della Germania che ha una bambina di 4 anni, la chiama la scuola e si trova davanti una segretaria che deve interrogare la bambina per sapere se la devono mettere in un reparto di maschi o di femmine. Faceva delle domande pesanti alla bambina e la madre è intervenuta. Questa, come se fosse la Gestapo, l’ha guardata con odio e le ha detto: zitta! E ha continuato con la bambina; meno male che alla fine ha scritto “femmina”. Se avesse messo “maschio” l’avrebbero messa in un reparto per maschi e l’avrebbero educata ad essere maschio. Vogliono che i bambini scelgano loro se essere maschi o femmina.

Quello è stato anche l'incipit del suo solito controverso discorso nel suo sostenere che la causa del feticidio non sia una cultura sessista ma l'ateismo:

Pensano che tutto il problema della violenza sulle donne sia per la differenza tra maschio e femmina ma noi sappiamo per il kerigma, perché abbiamo fede, che non è così. Si uccidono le donne non perché sono tali ma perché l’uomo che è un ateo e che ha messo il suo essere persona nella moglie che lo ama. Non ha nessuna fede. Se la moglie gli toglie l’essere “tu per me non sei più mio marito! Non sei nessuno”, lui può sprofondare nel non essere amato. Il suo essere più profondo sprofonda nell'inferno. Questa esperienza dell’inferno è così potente, così terribile, così mistica che la prima cosa che pensa è di uccidere la donna; la seconda è “come far capire a mia moglie il danno che mi ha fatto, la sofferenza infinita che mi ha provocato?” Uccidere i bambini.

Aggiunge poi che «di tutte queste cose questi signori dei gender non sanno niente, sono tutti atei, non c'è più cristianesimo, nessuno annuncia il kerigma, non ci sono più i contenuti antropologici, anche la gente delle parrocchie non conosce queste cose». Motivo per cui chiede di informarle attraverso volantini (dai toni allarmistici ed ideologici) che «potere prendere e distribuire nelle scuole, nelle parrocchie». Invita ad «invitare le famiglie tutte, non solo del cammino. Se il parroco lo permette, dopo la messa dite una parola: fratelli, c'è un problema grave nelle scuole».
Ai catechisti viene invece chiesto di parlare con le proprie comunità e di chiedere espressamente i nominativi delle persone disposte ad andare a Roma («È importante che sappiamo anche quanti vengono», dice). L'invito è anche a leggere la sua lettera, distribuire volantini e insistere affinché le persone manifestino.

Si sostiene che il cardinale Vallini «ha parlato con i vescovi ausiliari incaricandoli di animare i parroci. Oggi c'è stata la conferenza episcopale del Lazio e il cardinale ha detto ai vescovi del Lazio che devono appoggiare questa iniziativa. Mi ha detto di dire agli itineranti che se qualche vescovo ha dei problemi può chiamarlo al telefono». Ed ancora: «Ci aiuterà in tutto, parlerà con tutte le parrocchie di Roma perché in tutte le parrocchie si dica che devono venire a questo incontro». Persino riguardo al Papa viene assicurato il suo appoggio purché la manifestazione «non sia un fallimento come numero»:

Abbiamo voluto informarvi, dovete parlare alle vostre comunità, leggere questa lettera e invitare tutti. Dovete venire tutti alle 15.30 a Piazza S. Giovanni in Laterano. Il card. Vallini ha parlato con il Papa. Il Papa gli ha detto che è molto contento ma ad una condizione: che non sia un fallimento come numero. Noi pensiamo che non sarà un fallimento se voi ci aiutate. Parlate con i vostri parroci, a quelli a cui è stato detto hanno risposto in modo entusiastico: “Vi aiuto, dobbiamo aiutare i bambini!”

La sua idea di non-discriminazione appare curiosa, dato che si sostiene che i gay possano essere accolti ed accettati solo se sceglieranno di non vivere la propria sessualità:

Vogliono cambiare la società, pensano che, con questa idee, nella nuova società non ci saranno più discriminazioni. L’importante è che siano tutto omosessuali. Noi non abbiamo nulla contro gli omosessuali, tanti sono entrati nel cammino, gli abbiamo voluto bene. Tanti sono itineranti, sono casti come me! Anche a me piacciono le ragazze ma non posso fornicare. Se a un omosessuale gli piacciono i ragazzi anche lui, se cristiano non fornica. È casto. Non abbiamo nessun conflitto, né lo discriminiamo. Tutto il contrario. Abbiamo fratelli omosessuali che sono ottimi catechisti, fantastici. Hanno una tendenza perché da piccoli sono stati violentati, vittime in moltissimi casi. Mai abbiamo fatto una discriminazione nel cammino, assolutamente, di nessun tipo.

Nonostante il suo discorso non contenga alcun riferimento al perché si voglia negare un riconoscimento alle famiglie gay (se ben nel suo giudizio nei confronti dell'omosessualità), il ddl sulle unioni civili finisce nel suo mirino. A suo dire, è importante bloccarlo attraverso un'azione che possa «mettere in allarme le persone che non sanno nulla»:

Spero di vedervi il giorno 20 giugno, saremo in tanti, perché il Papa vuole che sia un successo. Possiamo influenzare la legge Cirinnà, bloccarla. Se non la blocchiamo i gender saranno in tutte le scuole e se tu attacchi qualcuno ti accuseranno di omofobia. Un macello enorme. Vogliamo mettere in allarme le persone che non sanno nulla, molti di voi non sapevate nulla prima di stasera. È una questione importante, un’azione contro il demonio. Questa cosa che facciamo è come se Dio volesse che affrontiamo la bestia, ma la bestia è un mostro enorme, tutta la massoneria internazionale, potete immaginare, contro il Cammino, contro di noi. Noi come don Chisciotte contro i mulini a vento. Ci schiacceranno, ci accuseranno di omofobia, diranno che siamo integristi, proveranno in molti modi perché sono rabbiosi, violenti. In Francia hanno fatto una marcia su questo, hanno avuto molto successo.

Riguardo ai numeri della piazza (molto si è detto dell'improbabile annuncio di essere "un milione" di persone), lo stesso Kiko pare avere le idee ben chiare sul fatto che quella piazza non possa avere una capienza simile. Dice:

Abbiamo parlato con il cardinale Vallini, che ci aiuterà in tutto, parlerà con tutte le parrocchie di Roma perché in tutte le parrocchie si dica che devono venire a questo incontro. Il Papa ci ha dato coraggio ma deve riuscire! Dobbiamo essere mezzo milione, lì in piazza ne entrano 200.000.

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