Convegno omofobo, i leghisti usano senza autorizzazione gli stemmi comunali di Piacenza, Milano e Mantova


Era già successo con i comizi di disinformazione organizzati da Gianfranco Amato e pubblicizzati con i falsi patrocini dell'Università Sapienza di Roma, della Regione Piemonte o dell'Agesci (riguardo a isola delle Femmine non si sa berne, perché pare che il Comune non sappia dire se l'ha concesso o meno).
Ora sono I Sentinelli di Piacenza a denunciare come anche Alleanza Cattolica e Lega Nord abbiano scelto quella strada per promuovere i soliti incontri di disinformazione anti-gay attraverso l'abuso di loghi istituzionali mai concessi dai relativi detentori dei diritti. Se è pur vero che sotto ogni dicitura si indica che il patrocinio arriverebbe dai gruppi consiliari della Lega Nord, è altrettanto vero che i gruppi consiliari non dispongono liberamente di un logo che dovrebbe essere concesso solo dopo una democratica votazione.
peccato che si sia in Italia e la totale impunità di chi non rispetta le regole appare come un incentivo ad essere sempre più violenti e disonesti, quasi lodando il bullismo di questi gruppi.

Il dolo dell'operazione pare aggravarsi anche dinnanzi ad un sottotitolo della manifestazione che recita "Enti locali e scuole di fronte all'ideologia gender". In quel contesto la presenza dei simboli dei comuni di Piacenza, Milano e Mantova potrebbe essere facilmente frainteso dall'omofobo medio, ancor più considerato come chi crede davvero a quelle fantomatiche «ideologie» rischia di non brillare certo per senso critico.

Commentano i Sentinelli:

È notizia di queste ore che lunedì 21 settembre alle 21, si terrà nello spazio comunale dell'auditorium S.Ilario a Piacenza un convegno contro la inesistente "teoria del gender". Organizzato dal consigliere comunale piacentino della Lega Massimo Polledri (in foto) con i soldi di Alleanza Cattolica, il convegno ha utilizzato illegalmente i loghi dei comuni di Piacenza, Milano e Mantova. Nessun presidente dei rispettivi consigli comunali ha mai autorizzato l'utilizzo di tali loghi. Tralasciando l'aspetto che questo convegno illegale è ospitato da un spazio pagato dagli ignari cittadini di Piacenza, questo atto è l'ennesimo scempio che una falange politica commette nei confronti della società.
L'ennesima sopraffazione, l'ennesimo atto menefreghista nei confronti delle regole, l'ennesima aggressione. Approfittando dell'emergenza dell'alluvione che ha colpito la nostra provincia, Polledri e i suoi compagni di merende hanno sfruttato la situazione per mettere in piedi silenziosamente una conferenza fuffa, illegale e pretestuosa al solo scopo di raccogliere voti e raggruppare quei pochi cittadini spaventati da una minaccia, la teoria gender, che non è mai esistita e mai esisterà.
Utilizzano la paura perché le persone impaurite non usano la propria testa. E Polledri e complici lo sanno bene, sfruttano queste ignare persone, usando come scudo i loro figli. Se questa è onestà...
Chiedere spiegazioni non serve: in ogni luogo, dalle scuole alle università, dai consigli comunali agli uffici pubblici, dalle piazze alle strade della nostra città, deve essere forte la Resistenza contro queste azioni dannose della società civile e pericolose per la libertà degli individui.

Clicca qui per vedere il manifesto dell'evento.
2 commenti