Gandolfini annuncia un nuovo Family Day


In qualità di portavoce del comitato organizzatore del Family day romano, Massimo Gandolfini ha dichiarato la sua intenzione ad impedire che sia approvata una legge che possa «elevare al rango di famiglia le unioni civili, cioè il legame fra persone dello stesso sesso, cui intende estendere gli stessi diritti e doveri dei coniugi, inclusa l’adozione».
Ed è così che per chiedere dei sitinguo che rendano l'eterosessualità una caratteristica naturale in grado i garantire maggiori privilegi ad una portzione della popolazione, fa sapere che «il Comitato definirà all'inizio della prossima settimana una mobilitazione sull'intero territorio nazionale, sulla scia della manifestazione del 20 giugno a Roma, per rendere chiaro che il milione di persone di piazza S. Giovanni è solo il punto di avvio di un grande movimento del popolo delle famiglie: quello che punta a riaffermare i diritti della famiglia fondata sul matrimonio, la tutela effettiva della stessa e la non equiparazione a forme di convivenza dalle quali non deriva lo stesso carico di responsabilità. Nella stessa direzione va la raccolta di firme contro il ddl Cirinnà, che è in corso e al quale invitiamo tutti ad aderire».
Interessante è notare come l'uomo continui a sostenere l'assurda cifra di un milione di partecipanti, nonostante a smentirlo sia l'evidenza fisica e persino i movimenti anti-gay europei che, nel tentare di gonfiare i numeri, non hanno osato andare oltre alla metà di quella cifra.
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