ProVita sceglie una grafica fascista per i suoi nuovi manifesti (e spuntano nuovi collegamenti con Fiore e l'antisemitismo spagnolo)
Il 6 ottobre prossimo l'associazione ProVita Onlus organizzerà un comizio intitolato "La ragioni della famiglia - In Russia, in Italia ed in Occidente" che si svolgerà presso palazzo Conti Gentili ad Alatri, in provincia di Frosinone.
Già dalla locandina (riprodotta in apertura) pare difficile non osservare come i caratteri tipografici scelti siano quelli legati al fascismo. Era con quella stessa grafica che Mussolini impresse i suoi slogan al Foro Italico o affidò alla propaganda di regime di indottrinare i bambini. Ma non solo. L'immagine della famiglia riprodotta in basso a sinistra arriva direttamente dai manifesti propagandistici dell'Unione Sovietica. Per l'esattezza si tratta di un manifesto sociale sovietico del 1955 focalizzato sulla formazione della famiglia sovietica quale cellula della società. L'immagine raffigurava una famiglia in cui padre mostrava il figlio maschio mentre diceva: «Sii felice, cara!». Una seconda scritta aggiungeva: «I bambini sono la felicità della famiglia. I bambini sono il futuro del popolo».
Poco chiaro è invece il motivo che abbia spinto l'organizzazione di Brandi a scegliere un'immagine che pare contraddire loro stessa propaganda e il loro parlare di una «rinascita» della Russia in materia di famiglia che sarebbe derivata dalla sovvenzione pubblica per la costruzione di migliaia di nuove chiese disseminate nel Paese. Il tutto in quello scenario dove c'è gente che muore di fame e si spendono più di 500 milioni pubblici per glorificare il nome di Putin attraverso la costruzione della più grande cattedrale ortodossa del mondo.
Se il titolo fa già presumere che l'incontro sarà orientato a sostenere che l'Italia dovrebbe affidarsi alla Russia di Putin per dar vita ad una "Eurasia" posta sotto l'egemonia di Mosca, è la lista degli invitati a far temere che sarà la solita propaganda a senso unico. Tra loro figurano Biagio Cacciola (esponente de La Destra), Sabrina Minucci (consigliera di Fratelli D'Italia, Noi con Salvini e Laboratorio Rinascita), Toni Brandi (presidente di ProVita Onlus), Gian Micalessin (Il Giornale) e Sebastiano Caputo (collaboratore de Il Giornale, proprietario di una casa editrice che pubblica libri in cui si sostiene l'esistenza del fantomatco "gender" nonché volumi riabilitativa del fondatore dei Fasci d'azione internazionalista e persino scritti di quell'Enzo Pennetta che siamo abituati a conoscere per i l'omofobia ostentata su Libertà e persona e per la sua appartenenza al comitato "scientifico" anti-gender" di Gandolfini).
La moderazione sarà affidata a Francesco Boezi (Il Giornale) e si annuncia la partecipazione del solito nazionalista russo Alexey Komov (ancora una volta spacciato come «ambasciatore ONU-Congresso Mondiale delle Famiglie» attraverso quei un titolo equivoco che Brandi è solito presentarlo).
Un altro aspetto interessante è come la locandina in oggetto non sia stata pubblicizzata da Brandi: a diffonderla è stato il Saint George Educational Trust di Andover, in Inghilterra. Si tratta di un gruppo vicino ai lefebvriani, ossia a quel movimento di estrema destra noto come Fraternità sacerdotale San Pio X che ha uno stretto legame anche con l'organizzazione omofoba di Brandi: il presidente di ProVita ha dichiarato a Il Giornale di essersi convertito al cristianesimo grazie ai lefebvriani, così come il loro portavoce (nonché figlio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova) risulta essere stato un seminarista lefebvriano ordinato accolito ed esorcista. Ma non solo. Un vecchio articolo del Guardian ci informa che il Saint George Educational Trust è una società riconducibile proprio a Roberto Fiore.
Nel novembre del 1997 quel gruppo finì sotto indagine con l'accusa di svolgere attività nazionalista di estrema destra in Gran Bretagna e in Europa. Al contrario del governo italiano, gli inglesi non sorvolarono su come nel 1985 Fiore sia stato condannato in contumacia quale membro dell'ala politica del Nuclei Armati Rivoluzionari, un gruppo di terrore fascista, implicato nella strage di Bologna del 1980 che procurò la morte di 85 persone.
Il Saint George Educational Trust risultò collegato anche con gruppi nazionalisti spagnoli nati alla fine del 1980 quale gruppo scissionista del Fronte Nazionale. Il Guardian sottolinea come sui siti di quest'ultimo gruppo fossero presenti collegamenti a numerose pagine Internet in cui si sosteneva la supremazia della razza bianca, così come risultava nota la sua attività distribuzione di letteratura fascista e antisemita e la richiesta per un rimpatrio forzato delle persone di colore.
Al Guardian Fiore avrebbe detto di essere molto felice di venir descritto come un fascista, ma ha negato che il Saint George Educational Trust abbia promosso letteratura antisemita. Ed è confermando come alcuni libri d'odio fossero reperibili tramite l'associata spagnola, Fiore ha sostenuto non ci fossero legami formali con l'organizzazione al di là di una libera associazione di persone che la pensano allo stesso modo. Tesi che venne messa in discussione dal quotidiano inglese a fronte di evidenti collegamenti che sarebbero esistiti tra i due gruppi: ad esempio padre Michael Crowdy, membro dell'associazione conservatrice Roman Catholic Latin Mass Society, risulta un fiduciario del Saint George Educational Trust ed è stato co-fondatore della consociata spagnola.
Ma se ciò non spiega perché mai una organizzazione inglese debba promuovere l'attività di Brandi, è in un video propagandistico russo (peraltro portato in omaggio da Komov a Brandi) che alcune immagini ci mostrano il presidente di ProVita mentre farfuglia alcune preghiere il latino durante una cena organizzata a casa di Fiore, sottolineando ancora una volta come ci uno stretto legame fra Forza Nuova e ProVita (sempre ammesso che non siano la stessa cosa, dove la raffigurante immagine di un bambino nell'utero materno non sia stata usata per nascondere i neri drappeggi dei forzanovisti, rendere quell'immagine più accettabile per l'italiano medio e per tutti quei finti "cattolici" che vanno in Chiesa per poi chiedere che gli stranieri siano cacciati o che i gay siano discriminati).
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