Un flop la manifestazione sanremese delle Sentinelle in piedi contro le famiglie gay

Dopo il grande flop delle due manifestazioni anti-gay organizzate a saremo da Mario Adinolfi, pare non abbia avuto sorte migliore la "veglia" organizzata dalla Sentinelle in piedi.
Neppure il clamore mediatico ottenuto li ha aiutati a racimolare un numero decente di integralisti, a fronte di un movimento che di manifestazione in manifestazione pare decimarsi. E forse non avrà aiutato neppure il pretesto ideologico della manifestazione, dato che quella gente era lì a protestate contro ciò che Tiziano Ferro e Ricky Martin non hanno mai detto nella loro partecipazione al festival di qualche giorno fa. Eppure, nello stile del movimento, si sosteneva che fosse lecito attribuirgli parole mai dette per condannarli chiedere che fosse vietato loro di lavorare dato che le Sentinelle non tollerano i gay.
Lo stile del gruppo integralista impone il più totale silenzio ai manifestanti in modo che i loro burattinai possano parlare a loro nome. Ed è così che il vocalist ufficiale annunciava ai passanti il pensiero che gli ideologi del gruppo avevano deciso di attribuirgli: «Non ci piace il Festival che oscura la verità sul matrimonio, sulla famiglia, sulla natura umana, e sulla generazione della vita -scandiva al megafono- Non ci piace il Festival usato a fini politici, per promuovere comportamenti e stili di vita contrari al bene dell’uomo. Non ci piace il Festival che fa l’occhiolino alle lobby Lgbt, e che facilita la diffusione della loro agenda nella società».

In realtà, però, pare evidente che si sia dinnanzi ad un movimento violento che non ha neppure il coraggio di dire a voce alta i vero motivi del loro odio. Di certo non è verosimile pensare che siano preoccuparti se Ricky Martin ha avuto figli con modalità a cui gli italiani eterosessuali hanno potuto accedere per decenni nel loro più totale disinteresse. E non pare credibile manco che vogliano "difendere" la famiglia se appoggiano quel Tramp che sta distruggendo migliaia di famiglie di immigrati mentre ottiene il loro plauso e la loro stima. L'impressione è che siano persone che vogliono solo difendere il loro orticello, spaventate da qualunque cambiamento e da qualunque diversità non li riguardi in prima persona. E grazie a quei teologi dell'odio che offrono loro la possibilità di nascondere quel disprezzo verso il creato dietro slogan preconfezionati e un abuso della credenza religiosa, lì troviamo lì fermi a ostentare il loro disprezzo verso interi gruppi sociali nel nome della loro ignoranza e del loro pregiudizio.
E chissà, se avessero potuto scegliere di essere figli di Ricky Martin o di Mario Adinolfi, siamo certi che avrebbero scelto quest'ultimo o le loro "Convinzioni" sarebbero immediatamente cambiate sulla base della loro convenienza?


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