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Il Tajikistan sta schedando gay e lesbiche

Secondo quanto riporta l'agenzia giornalistica CA-news, il Ministero dell’Interno e la Procura Generale del Tajikistan sarebbero impegnate nella schedatura di 48 lesbiche e 322 gay residenti nel Paese. A dover creare forte preoccupazione è come tali operazioni sarebbero eseguite nel nome della «moralità» e «pulizia» e avrebbero portato quei nominativi ad essere inseriti nelle banche date della polizia.
Un agente di polizia anonimo ha raccontato ai giornalisti, che i gay e le lesbiche sono considerati «al pari delle prostitute, sono ad alto rischio di contagio di AIDS e sono considerati dei gruppi vulnerabili a causa del cambio frequente dei partner». Insomma, i classici pregiudizi che permettono di alimentare odio omofobico nel nome di quelli che sono oggettivamente ed universalmente riconosciuti come gli effetti della discriminazione (tant'è che dove non esiste la ferocia integralista, la stabilità delle famiglie gay è tale e quale a quelle eterosessuali, cosa che oggettivamente non potrà mai capitare laddove ci si debba nascondere per paura di ripercussioni).


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