Costanza Miriano professoressa di educazione sessuale in un liceo di Roma. Prosegue la colonizzazione ideologica nelle scuole da parte dell'integralismo


C'è da sperare che il Miur vorrà fare chiarezza sul perché mai la fondamentalista ultracattolica Costanza Miriano ha potuto fare lezione in un liceo paritario di Roma, peraltro risultando incaricata di parlare di educazione sessuale ai ragazzi. Nota per le sue posizioni anti-gay e tronfia nel vantarsi di andare negli oratori ad invitare le ragazzine a non usare mai il preservativo, l'autrice di "Sposati e sii sottomessa" ha condiviso il post di Marco Scicchitano in cui si afferma: «Finito ora incontro con liceali insieme a Costanza Miriano e Don Antonello lapicca. Mio intervento sul maschile con titolo "soft"».

Marco Scicchitano risulta coordinatore del Progetto Pioneer, il corso di educazione sessuale "biblica" promosso dai forzanovisti di Provita Onlus e curato (anche se il riferimento è stato frettolosamente fatto sparire) anche da quella Maria Rachele Ruiu che lavora per l'integralista spagnolo Ignacio Arsuaga oltre a risultare leader di CitizienGo, del comitato di Massimo Gandolfini e dellala Manif pour tous (una persona, quattro sigle, in quel gioco di specchi in cui si cerca di moltiplicare la propria presenza per dare l'illusione che la loro ideologia sia condivisa anche se spesso è sempre la stessa persona a darsi ragione da sola).
Non pare difficile temere che cosa possa aver raccontato a quei ragazzi se in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, dalla sua pagina Facebook scriveva:

Essere maschio sembra dover essere qualcosa per la quale sentirsi in colpa a prescindere. Una responsabilità diffusa e generalizzata che i maschi dovrebbero sentirsi addosso, pesante, atavica, solo in quanto maschi.
Questo atteggiamento riscontrabile qui e là, nei commenti di importanti giornali on line oppure nel linguaggio di alte cariche dello stato, nella comunicazione pop come nell'istituzionale, è un pensiero destrutturante, incapace di cogliere i confini dei nessi causali, che fa provare emozioni regressive generiche, facendo perdere allo stesso tempo vigoria all'azione, alla punizione, alla norma. Molto poco virile direi.
C'è invece bisogno di maschi fieri di esserlo, forti nel dominarsi, coraggiosi nell'opporsi alle minacce, disciplinati e non imbelli succubi dei propri istinti.
#testosteron is coming

Dalla sua pagina si vanta di come ai ragazzi dica che devono liberarsi da una fantomatica «pornotossina», in quella costante demonizzazione della sessualità quale dogma di fede. E riguardo alla matrice ideologica del suo pensiero, forse basterebbe osservare le fotografie in cui posa insieme a padre Maurizio e alla fondamentalista Silvana De Mari per domandarsi chi mai possa aver aperto le porte della sua scuola a chi collabora con personaggi attualmente indagati dalla Procura per promozione dell'odio razziale.
Relatore al convegno omofobo organizzato da Roberto Maroni a Palazzo Lombardia, autore di un libro intitolato "Educare al maschile e famminile" e promotore dei convegni omofobici organizzati da Provita Onlus e dal Comitato Articolo 26, troviamo uno Scicchitano che risponde a commenti di personaggi che si identificano con il patito di Afdinolfi e che gli parlano quasi come se anche loro fossero stati coinvolti nell'organizzazione di quei raid nelle scuole. Quanto basta per poter concludere che dietro al suo nome c'è quella lobby integralista che fa capo ai soliti Brandi, Amato, Gandolfini e Savarese.

Don Antonello Iapicca non appare certo una figura più rassicurante. Dalla sua pagina Facebook risulta collegato a personaggi come Benedetta Frigerio, Jacopo Coghe, Simone Pillon, la seconda moglie di Adoinolfi, il fratello di Gianfranco Amato.... insomma, sempre e solo la solita cricca. Ed i nomi sono sempre quelli anche nelle pagine che segue, dato che lo troviamo esprimere apprezzamento per il vaticanista Marco Tosatti, Silvana De Mari, Povia, l'ex direttore di Tempi, la Manif pour tous e persino per quel rampollo di estrema destra che veniva promosso da Riccardo Cascioli grazie ai suoi video contro i gay e contro gli stranieri.
I suoi canali di "informazione" risultano essere Tempi, La Nova Bussola Quotidiana, Uccr, Il Timone, La Croce, Il Foglio e Provita. Ed anche politicamente sembrerebbe ossessionato dal suo sentimento antigay dato il suo riservare apprezzamento solo per chi è impegnato a sottrarre pari dignità alle minoranze. Tra i nomi figurano il partito di Adinolfi, Lucio Malan, Maurizio Gasparri, Eugenia Roccella e Giorgia Meloni.

Pare dunque si sia trattato dell'ennesimo tentativo di colonizzazione ideologica a danno dei ragazzi. Si tratta infatti di nomi ideologicamente schierati in gruppi che minacciano la vita di interi gruppi sociali, in un'attività che pare non garantire il diritto degli studenti a non subire comizi integralisti nelle classi. In fondo le loro teorie sono tanto note quando bizzarre: dicono che il maschio e la femmina devono avere ruoli sociali prestabiliti e finalizzati alla produzione di bambini cristiani che potranno essere utilizzati in una guerra di religione contro l'infedele, imponendosi sul prossimo al solo fine di proclamare la propria presunta supremazia religiosa. Spacciare teorie simili in assenza di un qualunque contraddittorio (quello che peraltro vorrebbero ogni qualvolta qualcuno prova a dire agli studenti che i gay non sono "sbagliati" come dicono loro), è un fatto grave e una vera e propria violenza contro eventuali studenti lgbt che si siano trovati a sorbire insulti e offese vomitati dalla cattedra della loro classe.
E se dai commenti si evince che l'incontro sarebbe avvenuto in un liceo paritario di Roma, preoccupante è come la Miriano spieghi ad un fedelissimo di Adinolfi che la sua lezione sarebbe andata «molto ma molto meglio che a Bergamo». Ciò dimostrerebbe che il raid integralista non sia stato un caso isolato.

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