Salvini torna a proporre la castrazione chimica. I suoi: «Vogliamo anche la sterilizzazione per i maschi stranieri perché figliano troppo. Torturiamoli!»

Sembra proprio che il Matteo Salvini non perda occasione per tentare di promuovere cieco odio contro gli stranieri. Cercando di generalizzare ogni singolo caso veda coinvolto uno straniero che sui social scrive:

Beccato dalla Polizia di Stato lo schifoso che qualche giorno fa aveva rapinato e stuprato una donna di 70 anni in casa sua a Milano. Un recidivo. Era stato già rispedito in Romania per un’altra violenza di dieci anni fa ma, uscito dal carcere, ha pensato bene di tornare subito in Italia! Posto che questo soggetto dovrebbe essere subito restituito alle patrie galere (e questa volta suggerisco di buttare la chiave), confermo l’opportunità della castrazione chimica farmacologica per "curare" questi infami: altri Paesi la sperimentano da anni, perché in Italia no?".

Se l'uso di insulti è parte della dialettica con cui Salvini sta sdoganando la violenza sociale, dicendo ai suoi proseliti che se qualcuno commette crimini non è più tutelato dai più basilari principi civili dato che lui lo paragona ad un animale al pari di come facevano i nazisti, immancabile è il suo sostenere che l'italico padano debba sentirsi minacciato da chi entra nel nostro Paese ma non da chi gli ruba 49 milioni di euro per poi restituirli in ottant'anni di rate senza interessi.
Se è evidente che il problema è la percentuale di criminali e non la loro nazionalità, è attraverso il suo rilanciare solo ed esclusivamente notizie che riguardano stranieri che il ministro sta cercando di far passare l'idea che tutti i criminali siano stranieri e che l'Italia dovrebbe costure alte mura e rifiutare contatti con chiunque non sia Putin o Orban. peccato che, secondo i dato del Ministero dell'Interno, le persone denunciate o arrestate per stupro nel 2017 sono state 2.438, di cui 1.534 italiane e 904 straniere. Quando Salvini parla di castrazione chimica lo fa sempre sull'onda di un fatto di cronaca perpetrato da stranieri, ma nei fatti avrebbe dovuto castrare anche 1.500 italiani. Ma, come vedremo, pare che i suoi seguaci non lo sappiano e credano alla sua storiella sul fatto che sarebbe sempre colpa degli stranieri.
Non solo. La storia di Salvini ci racconta che l'aggressore ha evidenti problemi psicologici e che il carcere non sia certo stata una soluzione, da voltastomaco è come Salvini possa sostenere che le torture fisiche possano essere ritenuti «una cura». Prima di lui lo sostenevano anche i nazisti che dentro i campi di Auschwitz gestirono diversi esperimenti su uomini accusati di violenza sessuale.

Da prassi, l'invito alla violenza di Salvini ha conquistato i lettori de Il Giornale, da sempre particolarmente inclini alla violenza e adoratori di quel ministro che va in giro su una ruspa a distruggere e radere al suolo chiunque non risulti conformato ai loro stereotipi. Tra i commenti chi chiede che gli stranieri siano sottoposti a leggi diverse e chi inveisce contro la sinistra per partito preso, scrivono:


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