I lettori de Il Giornale contro Barilla: «È amica dei i diversamente trombanti, il loro disordine morale diffonde l'Aids e noi normali dobbiamo sentirci diversi»

Con qualche settimana di ritardo, anche la redazione de Il Giornale si è accorta che Barilla ha prodotto una confezione speciale per il per il Word Pasta Day in cui erano raffigurate due donne che mangiano spaghetti.
Fregandosene di come le regole per un linguaggio rispettoso invitino a non definire «saffico» e dunque pruriginoso un rapporto tra due donne, scrivono: «Barilla presenta i pacchi di pasta da collezione con scene saffiche: così la rivoluzione LGBT ha cambiato l'azienda che non voleva spot con famiglie omosessuali». Lamentano che il povero Barilla avrebbe attirato «su di sé e sui suoi spaghetti una ridda di polemiche e un vero e proprio boicottaggio che lo costrinse a scusarsi pubblicamente con lavoratori e clienti gay» e dicono che sui «pacchi degli iconici spaghetti numero cinque ora campeggiano sensuali scene saffiche dai colori pop».
Non manca ovviamente il sostenere che il rispetto verso i gay non sarebbe dovuto, ma solo una strategia di marketing per far soldi: «Dal no agli spot con le famiglie omosessuali alla pasta LGBT, insomma, il passo è breve. Del resto, come si dice, pecunia non olet.».

Ma se la retorica anti-gay de Il Giornale è una triste consuetudine, da brividi è la violenza che troviamo tra i loro lettori. Sbraitando come indemoniati, scrivono che non compreranno mai un prodotto che non si dichiari fieramente omofobo e fortemente incentrato sulla discriminazione dei propri clienti:


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