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Due palle non fanno un'etero. La risposta di Ser&Gio ai manifesti d'odio di Provita Onlus

Toni Brandi e Jacopo Coghe appaiono la triste dimostrazione di quanto feroce, violento e ipocrita possa essere la specie umana. Attualmente tutti eccitati all'idea di aver ottenuto l'appoggio di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni nell'organizzazione del meeting d'odio di Brian Brown che porterà in Italia gli autori della legge che tentò di introdurre la pena di morte per i gay ugandesi (alla faccia di quel loro definirsi «pro-vita»), i due fondamentalisti risultano anche i responsabili dei terribili manifesti d'odio con cui tentarono ideologicamente e colpevolmente di attribuito alle famiglie arcobaleno quella che loro sostengono sarebbe la mercificazione della GpA.
In risposta a quell'aggressione gratuita e a quel loro ossessivo tentativo di contrapporre gay ed etero quasi idealizzassero le teorie di Hitler sulla necessità di sopraffare gli altri gruppi sociali, il duo formato da Sergio Sormani e Giorgio Donders ha voluto realizzare alcuni manifesti che spiegano come "Etero e gay giocano nella stessa squadra". I due 26enni si sono così fatti immortalare mentre spingono un carrello contenente palloni da calcio e da rugby, scimmiottando gli slogan d'odio di Provita Onlus e di Generazione Famiglia (ex Manif Pour Tous)  con un "due palle non fanno un etero".
I tre meme programmati troveranno spazio sui social network nelle prossime settimane, mentre ci sarà un affissione per le strade di Milano che i due sosterranno a proprie spese. Con l'aiuto di associazioni ed aziende, l'obiettivo è quello di affiggere almeno un manifesto in tutte le principali città italiane.


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