Elezioni. Il ministro Salvini torna a violare silenzio elettorale

Come già fece durante le elezioni in Abruzzo e Sardegna, anche in Basilicata è ad urne aperte che il ministro degli interni ha inviato a votare per il suo partito. Non si dovrebbe fare ma Salvini pare non voler mai perdere una sola occasione per ostentare che lui se ne frega delle leggi e che lui ritiene di poter fare tutto quello che vuole, soprattutto quando dovrebbe essere lui a vigilare sul corretto svolgimento delle elezioni e a impedire simili scorrettezze.
Ma in fondo si sa, lui è quello che se ne frega ed è quello che si vanta di delinquere, tanto poi chiederà l'immunità parlamentare come già fece davanti alle accuse di abuso di potere e sequestro di persona in riferimento ai reati da lui commessi per fini elettorali durante il caso Diciotti. Ed è cosi che anche questa volta, preferendo giardare ai suoi interessi piuttosto che svolgere il lavoro per cui gli italiani vengono costretti a pagarlo, è tra insulti e bullismo che scrive:


Da prassi, il leghista ha adornato il suo video promozionale con quel tricolore con cui, solo pochi anni fa, diceva di volersi «pulire il culo». E non meno ipocrita è come il fondatore dei «comunisti padani» inveisca così istericamente contro le sinistre, tutto felice di come molti dei suoi elettori non disdegnano svastiche e fasci.


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