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Ex-gay? No, bufale. Ecco il documento che incastra Alessandro Benigni

Alessandro Benigni è uno dei più accesi fautori di un concetto deteriore di omosessualità, spesso presentata come una deviazione da cui, secondo lui, sarebbe possibile "guarire". Ne sono prova ne i presunti racconti dei fantomatici ex-gay che è solito pubblicare nelle sua pagine, peraltro spergiurando siano numerosissimi come sostiene anche la signora Silvana De Mari.
Se quei brani appaiono tutti intrisi di una religiosità soffocante che farebbe chiaramente pensare ad un plagio, vi è anche un doveroso dubbio circa l'autenticità degli scritti pubblicati. L'impressione è che molti siano stati inventati di sana pianta partendo dalle teorie di Nicolosi, ma vi è almeno una prova di una lettera palesemente falsa che Begnini ha spacciato come autentica.
Se si prende la presunta "testimonianza" in questione (qui salvata da un soggetto terzo giusto per evitare che "qualcuno" corra a modificarla) e si isolano le singole frasi per estrarne le prime due lettere, si copre qualcosa di molto interessante. La prima frase inizia con "istigatori d'odio": prenderemo pertanto in considerazione le lettere "i" ed "s". Poi passiamo alla seconda frase che inizia con "i tempi": in questo caso poniamo l'attenzione sulle due iniziali "i" e "t". Procedendo similmente fino alla fine e mettendo insieme tutte le lettere si può comporre la seguente frase: "I siti cattolici diramano testi fasulli al fine di screditare omosessuali e atei".


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