Il telecronista sessista a Pomeriggio 5: «Se tocchi una donna, un animale, un gay viene la fine del mondo»

Nell'Italia governata dal bibitaro che si è alleato con l'ex "comunista padano" del Leoncavallo, l'evidenza è che studiare non serva a nulla dato che l'odio pare fruttare di più. In fondo perché mai bisognerebbe studiare anni per diventare medici che salvano la vita alle persone quando si può guadagnare cento volte tanto inveendo contro chi non lascia che i migranti siano lasciati morire nelle acque del Mediterraneo? E perchè mai bisognerebbe salvare vite nell'anonimato se si può denigrare un arbitro donna per conquistarsi visibilità a Pomeriggio 5?
È il caso Sergio Vessicchio, il telecronista diventato "famoso" per aver defecato insulti sessisti rivolti a un arbitro donna durante una partita dell'Agropoli.

L'uomo ha dapprima insultato la giornalista Elena Tambini, sbraitando: «Giornalista? Lei non è titolata a parlare perché è una soubrette, io vedo i morti per strada facendo il giornalista, lei non è niente né come arbitro né come giornalista, è fallimentare». Poi, dopo l'intervento di Barbara D'Urso, ha rincarato la dose: «Siamo in un Paese dove se tocchi una donna, un animale, un gay viene la fine del mondo».
In tutta risposta, la D'Urso ha commentato: «E meno male!».


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