Coghe e Ruiu definiscono «una vittoria» la mancata protezione delle vittime di bullismo

Jacopo Coghe, presidente della Manif Pour Tous, definisce «una vittoria» l'ostruzionismo di Fratelli d'Italia che ha privato migliaia di adolescenti da una legge che li avrebbe tutelai dal bullismo e dalle violenze che sono costretti a subire quotidianamente. A tanto è arrivata la perversione e la cattiveria del fondamentalismo sedicente "cattolico". Lo scrive fondamentalista sulla sua pagina Facebook:


Sostenendo che l'odio sarebbe una «libertà» e che il contrasto alle violenze sarebbe un'azione «liberticida», Coghe annuncia la sua intenzione di impedire che i ragazzi a lui sgraditi possano godere di tutele che li possano promettere dal feroce odio che la sua organizzazione promuove contro di loro.
E pare grave anche come Coghe sostenga di star conducendo una «guerra» contro chi chiede di essere difeso dall'odio e dalla discriminazione.

A ricorrere alla parola «vittoria» è anche Maria Rachele, membro del direttivo della setta di Massimo Gandolfini:


Sostenendo che il rispetto sia una sia «teoria bislacca» e che lei vuole preparare per i suoi figli un mondo d'odio in cui avrà la certezza che saranno discriminati, picchiati ed emarginati qualora non abbiano l'orientamento sessuale che lei esiste debbano avere, surreale è il suo vantarsi di aver reso un informo la vita di un qualche adolescente che lei odia a propri senza neppure conoscerlo.

A proposito, ma la Digos avrà identificato quegli energumeni che is sono presentati a volto coperto all'interno di un ente pubblico durante una seduta pubblica?


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