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Padre uccide la figlia 19enne: diceva di non poter sopportare la «vergogna» di avere una figlia trans

Maya aveva solo 19 anni quando è stata uccisa da un padre che diceva di non poter sopportare la «vergogna» di avere una figlia trans.
Maya era nata e cresciuta nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan, e solo pochi mesi fa si era trasferita a assieme ad alcuni amici. Per motivi poco chiari, il padre le ha fatto visita e l'ha costretta a salire sull'auto per riportarla verso il paese natio. Ed è lì che il corpo senza vita della giovane, uccisa a colpi di pistola, è stato ritrovato sulla riva del fiume che attraversa la città.
Gli amici di Maya avevano cercato di opporsi a quel sequestro, ma non hanno potuto chiedere l'intervento delle forze dell'ordine perché il padre disponeva di una dichiarazione richiesta dalla Polizia in cui assicurava che non avrebbe fatto del male alla ragazza. E, per quanto incredibile possa sembrare, in Pakistan quell'atto ha valore dato che al genitore viene conferito una sorta di diritto di possesso sui figli simile a quello che teorizzano anche Gandolfini e Pillon.
Ora l'uomo, Aurangzeb Akbar, è stato arrestato. La sua condanna non pare però così certa dato che la transofobia è molto forte in Pakistan e che le persone transgender possono spesso essere vittime di quei cosiddetti "delitti d’onore" che vengono compiuti dai loro stessi familiari.


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