La deportazione voluta da Salvini? Ci costerà 200 mila euro

Intenzionato a farsi campagna elettorale attraverso una dialettica interamente incentrata sul razzismo, Matteo Salvini deporterà i naufraghi salvati dalla Open Arms in un Paese meno disumano utilizzando la nave Dattilo della guardi costiera.
Il costo dello spostamento sarà di oltre 200mila euro per 100 persone, tutti soldi che Salvini ha deciso di mettere in conto alla collettività per il suo interesse personale.
Dopo i vigili usati per rimuovere gli striscioni che osavano contestarlo e dopo la Digos usata come milizia privata, il leghista userà la guardia di finanza come un taxi che gli italiani pagheranno 20mila euro a biglietto. E magari quei suoi elettori a cui ha pure tolto gli 80 euro di Renzi saranno estasiati dalla sua azione contraria agli interessi dello stato. Nel caso dell'Aquarius, la propaganda salviniana ci costò 300 mila euro, con un conto finale di mezzo milione di euro sperperati per ostentare il razzismo di un singolo ministro.
Ed è così che inizierà la carnevalata di un costoso trasbordo in mare quando sarebbe bastata una passerella per farli scendere.


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