Quei populisti che vogliono l'indipendenza del pianerottolo

Se Nicola Porro fosse coerente con le stupidaggini sovraniste che è solito defecare, oltre ad inneggiare alla Brexit dovrebbe anche ambire al Potrrexit, ossia alla creazione di orticelli sovranisti in cui ogni campanile faccia la guerra al paesello di fianco. Faccia murare le porte della redazione de Il Giornale in modo che lui e i suoi proseliti si isolino in una stanzetta a raccontarsi tra loro quanto vogliano essere dominati dal loro Salvini, senza rompere le scatole a chi crede che lo scambio culturale e l'unione dei popoli sia un valore. Se non lo fa, Porro diverrebbe come quel Farage che ai suoi figli ha fatto prendere il passaporto tedesco nonostante, per convenienza populista e nel suo ruolo da incantatore di poveri semianalfabeti, dica che la comunità europea faccia schifo.
Porro sia coerente e si isoli sino a quando non sarà tutto solo a congratularsi con sé stesso perché finalmente potrà fare tutto ciò che vuole senza ambire a progetti che vadano oltre il rutto libero. E, voglia il cielo, ci liberi dalla sua costante campagna populista di chi vuole distruggere tutto solo perché lui vorrebbe dettar legge dato che non gli piace la convivenza. Ma solo chi è solo non dovrà convivere, mentre il populista non avrà pace mentre distruggerà dapprima l'Unione Europea, poi vorrà far guerra alle regioni e finirà a invocare l'indipendenza del pianerottolo.


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