Tony Spell, il pastore antigay è accusato di aver violato le leggi per il contrasto al Coronavirus

Tony Spell è un pastore omofobo della Luisiana. Ai suoi adepti ama raccontare che l'omosessualità sarebbe malvagia o che Gesù lo salverà dal coronavirus. Ora rischia il carcere per aver intenzionalmente ignorato le disposizioni governative e aver rischiato di diffondere la pandemia.
Suscitando persino le ire dell' evangelista anti-gay Tony Perkins, Spell si era rifiutato di chiudere la sua chiesa e ha radunato più di 1.800 persone al suo servizio domenicale nonostante i divieti posti per il contrasto alla diffusione del Covid-19.
Il pastore è ora indagato e dovrà rispondere di sei reati per disobbedire ai poteri del governatore. E tutto questo nonostante il capo della polizia di Baton Rouge, Roger Corcoran, abbia ammesso favoritismi nei confronti del clero: «Nelle ultime due settimane ho lavorato con lo sceriffo, la polizia di stato, il reverendo Tony Perkins e altri per affrontare la questione al di fuori di un'azione legale. Spell ha espresso le sue intenzioni di continuare a violare la legge». Invece di mostrare la forza e la resilienza della nostra comunità in questo momento difficile, Spell ha scelto di metterci in imbarazzo per la sua autopromozione [...] Questo non è un tema di libertà religiosa e non riguarda la politica. Siamo di fronte a una crisi di salute pubblica e ci aspettiamo che i leader della nostra comunità diano un esempio positivo e seguano la legge».


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