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I fondamentalisti pro-omofobia danno i numeri (ma le loro piazze restano vuote)

Pare che ben pochi violenti abbiano raccolto l'appello di Jacopo Coghe e si siano presentati nelle sue piazze per rivendicare la "libertà" di poter picchiare e insultare i gay senza rischiare aggravanti di pena. Ed è tragicomico assistere a come i fondamentalisti cerchino di gonfiare i numeri pur nell'impossibilità di proporre cifre che non risultino patetiche.
Ad esempio, se si guardano le fotografie di Udine, è ragionevole pensare che ipotizzare la presenza di un centinaio di persone sarebbe già troppo. Eppure le Sentinelle in piedi giurano che fossero oltre trecento, mentre per Coghe già scendono a 200 persone:


Secondo i calcoli di Jacopo Coghe, in questa fotografia dovremmo vedere 150 persone raccolto sotto il balcone del duce, ma nella sua fotografia se ne contano a malapena una trentina:

E il discorso non è diverso in molte altre piazze. Ma anche a voler prendere per buoni i dati più che ottimistici che lui pubblica, saremmo comunque davanti a 1.740 omofobi a fronte di nove città che ospitano 4.290.207 abitanti. Quindi non è esattamente un "popolo" se si considera che ogni pride organizzato in quelle medesime città ha raccolto molte più persone di quante loro non siano ricucite a portare in piazza nonostante l'appoggio di Lega, Fratelli d'Italia e gruppi neofascisti.
E chissà se la Digos avrà deciso di schedarli tutti, quantomeno per tentare capire quali motivi li spingano a chiedere impunità per chi delinque.


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