Invitò ad ammazzare i gay: condannato a 4 mesi il consigliere Giuseppe Cannata di Fratelli d'Italia


Giuseppe Cannata, consigliere comunale di Vercelli per Fratelli d’Italia, ha patteggiato una pena di quattro mesi con sospensione condizionale per istigazione a delinquere, per il messaggio pubblicato su Facebook in cui invitava ad ammazzare i gay. Usando come pretesto il fantomatico "gender" che il suo partito dice verrebbe "insegnato" nelle scuole, il consigliere scrisse: «E questi schifosi continuano imperterriti. Ammazzateli tutti sti gay, lesbiche e pedofili». Precedentemente aveva definito i gay come la «feccia dell'Italia».
Rivendicò le sue frasi, presentandosi in aula con un Vangelo e chiedendo di poter continuare a percepire uno stipendio pubblico pagato anche con le tasse delle sue vittime. Sostenne che Gesù voglia la morte di «chi dà scandalo ai bambini», ma non si capisce perché mai quel versetto dovrebbe riguardare l'educazione al rispetto e non le fantomatiche "terapie riparative" sponsorizzate dai populisti o il turismo sessuale praticato da tanti padri di famiglia leghisti. Dichiarò poi che lui stava parlando di Bibbiano, ma anche in quel caso non spiegò perché ce l'avesse con i gay dato che tutti gli affidi, ad eccezione di uno solo, riguardavano coppie eterosessuali.

Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia commenta: «Quattro mesi sono troppo, troppo pochi, a nostro avviso. Ed è per questo che sabato scorso abbiamo aderito alla manifestazione “Spazza l’Odio”, organizzata dal PD biellese in sostegno dell’approvazione della legge contro l’omotransfobia che si sta discutendo in questi giorni in Parlamento. Il tutto nel totale silenzio anche delle forze politiche di minoranza della nostra città, con in testa il PD che chissà quando deciderà di esporsi per i diritti di chi è discriminato senza la paura di perdere consenso».

E mentre Cannata mostra il volto dell'omofobia, Giorgia Mrloni continua a sbraitare che lei, in qualità di sedicente mamma-cristiana di pelle bianca, giura sulla vita figlioletta (ovviamente concepita al di fuori del matrimonio nonostante il suo proporsi come fantomatica paladina della "famiglia tradizionale") che in Italia non esisterebbe discriminazione contro i gay. Peccato siano gli uomini del suo partito a sbugiardarla.
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