Casa Pound insulta i genitori che supportano i figli trans. I loro lettori vogliono togliere i figli a chi non è omofobo

La signora Cristina Gauri è tornata a molestare delle ragazzine minorenni con i suoi articoletti di puro odio che trovano spazio sul giornaletto di Casa Pound. Infastidita da un genitore canadese che ha voluto creare dei costumi da bagno che non facessero sentire a disagio la figlia trans, è parlando al maschile della minore che la "signora" si mette a sfottere i genitori che non maltrattano i figli lgbt o che non considerano la natura diversità come "una malattia":

Fate largo al progresso, sono arrivati i costumi da bagno per bimbi trans. Perché la disforia di genere (cioè il disturbo che provoca persistente identificazione col sesso opposto) è l’unico malessere, a quanto pare, che non si cura ma si asseconda. Anche nei bambini, a un’età sempre più precoce.
L’idea dei costumi da bagno è venuta a Jamie Alexander, 46 anni, padre di «Ruby», un bambino transgender di 11 anni. Secondo quanto riportato da Cnn Ruby, che vive a Toronto con la famiglia, aveva manifestato disagio indossando i tradizionali costumi pensati per l bambine, troppo stretti per i suoi genitali maschili. Gli slip mettevano in mostra il rigonfiamento e il bambino provava vergogna nel mostrarsi in pubblico. Ci ha pensato il padre Jamie a risolvere la situazione: così, a febbraio del 2020 è nato Rubies, un marchio che vende costumi da bagno e bikini per bimbi e adolescenti trans e non binari.

Con la rabbia tipica dei fasciasti, la signora racconta che lei farebbe "curare" eventuali figli che non fossero ritenuti conformi ai suoi pruriti sessuali e mai si farebbe un qualcosa che possa aiutarli a farli vivere meglio. Insomma, la strega cattiva di Biancaneve parrebbe una santa al suo confronto.

Inizia così a dire che ai fascisti non sta bene che i genitori dei bambini e delle bambine trans possano supportarsi a vicenda, dicendo che i bambini non dovrebbero essere ritenuti in grado di comprendere la propria identità (anche se la scienza le dà torto) e continua a definire quei minori come "affetti" da qualcosa. Insomma, un odio contro i minori che fa rabbrividire:

A 3 anni, fa sapere Cnn, Ruby amava i tacchi alti di sua madre e le storie delle principesse Disney. «Prendeva un lenzuolo e se lo avvolgeva intorno ai capelli. Faceva la principessa». I genitori di Ruby si sono quindi uniti a un gruppo istituito dal sistema scolastico pubblico di Toronto per genitori di bambini trans. Quando Ruby aveva 8 anni, ha dichiarato il padre, alcuni dei bambini appartenenti al gruppo avevano iniziato il processo di transizione. Alexander ha dato il permesso a Ruby di unirsi a loro. Come un simile percorso possa rappresentare una scelta consapevole e autonoma dei bambini, rimane un misero. Così come sia possibile che in una città vi siano così tanti ragazzini affetti da disforia di genere da dovere istituire un gruppo di aiuto.

Tra i commenti, il tenore degenera ulteriormente a fronte di estremisti che si inventano che la transessualità sarebbe una "patologia psichiatrica" o che bisognerebbe toglier ei figli a chi non è omofobo quanto i camerati e i neofascisti:


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