Tuiach attacca la Mussolini ed elogia gli uomini che uccidono le donne

È giusto che un marito possa uccidere la moglie, perché il femminicidio è bello e piace ai camerati. A sostenerlo è il solito consigliere fascista Fabio Tuoach, esponente delle istituzioni triestine.
Schiumando di rabbia davanti ad una Alessandra Mussolini che si è espressa a sostegno del ddl Zan, il camerata triestino ha elogiato l'omofobia di Platinette e si è messo a starnazzare istericamente che lui rimpiange il fascismo perché il suo amato Mussolini riteneva «indispensabile» la violenza sulle donne. Immancabile è anche il suo aggiungere che i gay sarebbero «deviati sessuali» e che lui si sente «perseguitato» da chi non si fa insultare in silenzio.

Lo scrive sul suo profilo di promozione del fascismo ospitato dai social russi:

A quel punto inizia a dire che sui giornaletti razzisti ha letto che i reati d'odio sarebbero «libertà di espressione»:

Tutto questo a nostre spese, dato che Tuiach viene pagato con denaro pubblico sia da Ente Porto di Trieste che dal Comune di Trieste. Tuiach fu espulso dal Carroccio proprio a seguito di alcune sue esternazioni a sostegno della violenza sulle donne, ma poi vive in una casa di proprietà della moglie.


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