Adinolfi chiede l'arresto del direttore di Rai Uno, sostenendo sia vietato parlare di famiglie gay

Mario Adinolfi è davvero insopportabile nel suo proporsi come il tizio che cerca di far soldi insultando le famiglie gay. Se tace sempre quando si parla di genitori etero che stuprano le loro figlie, non esiste occasione in cui non abbia ferocemente insultato ogni genitore gay che ha osato far nascere dei figli contro il suo volere.
Il bello è che lo sostiene mentre contemporaneamente assicura che lui sia al lavoro per impedire il diritto di scelta alle donne auspicando possano essere obbligate con la forza a partorire. Evidentemente vuole imporre figli non voluti e vuole negare quelli che vengono cercati tra mille difficoltà, auto-proclamandosi il supremo controllore delle vite altrui.

Accusando i gay di essere una fantomatica "lobby" e ripetendo il suo sostenete che la Rai sia troppo gay-friendly dato che lui la vorrebbe più omofoba delle televisioni di Orban, scrive:

Quindi il signorino per cui i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione" chiede si arresti chi parla di tematiche sgradite alla sua lobby?

Eppure è ripetendo a pappagallo la propaganda dell'ultra-destra che il partito di Adinolfi auspica che non si possa mai parlare di certi temi, quasi soprassero che impedire le opinioni possa imporre il loro pensiero unico:

Quindi, dicono che l'omofobia sarebbe un diritto e che le opinioni suano offese al loro pensiero unico. Peccato che anche il fascismo fu legge, ma questo non significa fosse giusto. E c'era un tempo in cui Adinolfi sarebbe stato arrestato per aver contratto un secondo matrimonio in un casinò di Las Vegas...


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