Il partito di Adinolfi vede "una madre" nella 15enne violentata e messa incinta dal padre

Sinceramente pare a dir poco sconcertante che il partito di Mario Adinolfi possa abusare di una ragazzina 15enne, violentata e messa incinta dal padre, per chiedere quel "reddito di maternità" con cui loro vorrebbero affittare gli uteri delle donne che acconsentiranno a ritirarsi dal mondo del lavoro per lasciare più spazio ai maschi.

Ed è così che Mirko De Carli scrive:

Quando propone che la "famiglia" debba mantenere l'eventuale figlio, parla dello stupratore? E se si preoccupa di come due gay possano spiegare ai figli come sono nati, perché non pare avere problemi nel sostenere che la bambina dovrebbe essere obbligata a partorire il figlio del suo stupratore per poi dovergli dire che il suo papà è anche suo nonno? Ma davvero pensa che il problema sia che qualcuno le dia dei soldi?


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