Pillon dimentica le vittime gay del nazismo e trasforma la Giornata della memoria in una festa di Israele

Da buon imbonitore populista, il senatore leghista Simone Pillon non perde alcun pretesto per cercare visibilità sulla pelle altrui. Oggi se ne esce con una frasetta scontata contro l'antisemitismo, dimenticandosi che nei campi di sterminio nazisti non c'erano solo ebrei ma anche omosessuali.
Eppure non chiede che si ponga fine alla persecuzione dei gay, forse ancora eccitato per i suoi scomposti festeggiamenti dopo aver ottenuto l'affossamento di una norma che avrebbe tutelato migliaia di giovani dalla discriminazione.

Trasformando la condanna del nazifascismo in una celebrazione di Israele, il leghista ha scritto:

A giudicare dallo scritto, pare che il senatore non sappia a che cosa sia dedicata la giornata della memoria dato che lui parla di Israele e non dei crimini nazisti che furono compiti in Europa.


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