Tuiach irride la Giornata della Memoria inneggiando a Mussoli e paragonandosi agli ebrei deportati

C'è un problema culturale se qualcuno voleva fare presidente un Berlusconi che si è pubblicamente vantato di aver sdoganato i fascisti o dove Adinolfi può pubblicamente irridere l'Olocausto dicendo che lui si paragona ai deportati perché non può andare a bar.
Gli ebrei e i gay venivano uccisi in camere a gas, mica dovevano rinunciare ad un cappuccino! E che frigna quel fondamentalista che vuole leggi che vietino il divorzio, pretende si vieti ai gay il diritto di poter sposare chi vogliono, vorrebbe infliggere terapie sanitarie ai malati terminali contro la loro volontà e poi piagnucola che lui si sente discriminato perché deve assumersi la responsabilità delle sue scelte?
E vogliamo parlare dell'orrore di un Fabio Tuia che che non solo si vanta pubblicamente di essere fieramente fascista, ma celebra Mussolini pur di sfottere la Giornata della Memoria?

Anche lui, come Adinolfi, insulta i morti dell'Olocausto dicendo che lui si sente più perseguitato degli ebrei mentre inneggia a chi quegli ebrei li sterminò:

Tutto ciò non può e non deve essere ritenuto normale. Che c'entrano le tessere fasciste e il potere di satana davanti alla tutela della salute pubblica? Se Tuaich vuole fare l'untore no-vax, lo faccia a casa sua e non rompa il cazzo dicendo che lui è il fascista che vuole partecipare alle commemorazioni per le vittime del fascismo.


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